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Norris e Piastri a difesa dell’ala flessibile: “É legale e non è una zona grigia”

I due piloti McLaren sono tornati sull'argomento più dibattuto della settimana - (Photo by Batchelor / XPB Images)

F1 GP Italia 2024, Monza: Lando Norris e Oscar Piastri (McLaren) dopo la bandiera a scacchi
3 minuti

Il caso ali flessibili

Nel post gara di Baku, la questione dell’ala posteriore flessibile della McLaren che andava a creare una sorta di mini-DRS ha tenuto banco sia sui social che sulle principali testate internazionali di motorsport. Questo interessamento ha poi spinto la Federazione a rilasciare una dichiarazione in data odierna in cui ha specificato di monitorare attentamente la situazione, specificando come tutti i team sulla griglia stiano superando con successo tutti i test di deflessione e le regole tecniche in materia di ali. La FIA si è però riservata la possibilità di introdurre misure per mitigare questo fenomeno in un prossimo futuro.

La difesa McLaren

Nel paddock di Singapore, nel giovedì dedicato agli incontri con i media, il tema dell’ala posteriore flessibile è stato ovviamente al centro delle discussioni con i piloti McLaren, che hanno ovviamente difeso il proprio team. Lando Norris ha spiegato: “Personalmente sono molto felice di quello che stiamo facendo, ovvero un ottimo lavoro. Tutto è stato sottoposto ai test ed è legale, quindi stiamo facendo qualcosa di possibile. Questa è la F1, si esplora all’interno delle regole. Abbiamo superato tutti i test, la FIA è contenta e io sono orgoglioso di quello che sta facendo la squadra”. Norris ha poi voluto puntare l’indice verso altri team, senza nominarli esplicitamente: “Ci sono diversi team, inclusi noi, che stanno cercando di esplorare le regole e provando a fare cose diverse. Ma ci sono più team che lo fanno e semplicemente non vengono mostrati in TV perché non sono in testa alle gare o per altri motivi, ma non siamo gli unici”.

Anche Oscar Piastri si è schierato ovviamente con il proprio team: “Beh è legale. Finché supera tutti i test, e ne facciamo parecchi, è legale e ne sono piuttosto soddisfatto. Certamente non è una soluzione magica che ci rende competitivi. La prima volta che ne sono venuto a conoscenza è stato – come tutti – la settimana scorsa e non si tratta di una zona grigia del regolamento. Viene testato ogni settimana ed è legale. In questo sport si può ottenere il massimo dalle prestazioni senza infrangere le regole ed è ciò che stiamo facendo ed è ciò che devi fare per diventare un team vincente”.

Riproduzione riservata

I commenti dei lettori

17 responses to “Norris e Piastri a difesa dell’ala flessibile: “É legale e non è una zona grigia”

  1. Mi chiedo se non va contro il punto 3.10.10C: parti costituenti il corpo DRS non devono avere moto relativo.E le estremità flettono rispetto al centro fermo.Ma sono diverse parti costituenti?

    1. È proprio questo il punto è un mini DRS passivo, nel senso che si apre da solo senza interventi esterni. In quanto tale è irregolare già in base al regolamento vigente. Ma la Fia si riserva…

  2. È legale ma va contro lo spirito della regola
    Un’ala non può lettere al punto di diventare altro
    Lo stallo dell’ala si ha a meno di 1 s da chi è davanti non sempre e comunque
    Ed è una zona grigia

    1. Certo che detto da voi che avete difeso a spada tratta il motorone truccato in ogni modo e commento eh.. Spudorati.
      È legale, non c’è nessuna area grigia e non si aggirano le verifiche.

    1. E togliere alettoni anteriori;
      quello posteriore fisso a un solo elemento;
      e ripristinare l’effetto suolo anni 70-80 con le minigonne?
      ma quanto erano belle quelle F1… ;-)

  3. Ma che cavolo di domanda é?Ma come fanno Norris e Piastri a tirarsi la zappa sui piedi dicendo che le loro ali sono fuori norma?

    1. Se superano i test, sono legali. Poi magari vanno contro lo spirito del regolamento, purtroppo non è la prima e non sarà l’ultima volta (in generale, non parlo di McLaren).