A powerful earthquake in August 2016 dramatically changed the face of the town of Amatrice in Cen... more A powerful earthquake in August 2016 dramatically changed the face of the town of Amatrice in Central Italy. Today it is deserted. What remains of the variety and richness of its cultural heritage? This online digital exhibition recognizes the role of photography in post-catastrophic contexts not only as a record of what disappeared, but also as an indispensable tool for reconstruction.
The project is hosted by the Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History, and realized in the framework of the International Observatory for Cultural Heritage at the Italian Academy for Advanced Studies in America, Columbia University.
Authors: Francesco Gangemi, Rossana Torlontano, Valentina Valerio
Campisano Editore, Roma (Quaderni della Bibliotheca Hertziana, 10), 2022
Espressione di valori economici, estetici e culturali, le opere d’arte sono da sempre esposte all... more Espressione di valori economici, estetici e culturali, le opere d’arte sono da sempre esposte alle dinamiche di collezionismo e mercato, sottostando a cambiamenti di luogo e di proprietà. Cosa accade, però, nel caso di opere di grandi dimensioni, arredi fissi e complessi monumentali, che per loro stessa natura non sarebbero separabili dal contesto originale per cui sono stati creati? Il portale medievale di San Nicolò a San Gemini, esposto al Metropolitan Museum of Art di New York e sostituito in situ da una copia, è il punto di partenza di questa raccolta di studi in cui si confrontano due mondi: contesti di provenienza e realtà museali di conservazione, vecchio e nuovo continente, originale e copia. Nell’indagare per la prima volta in maniera sistematica il fenomeno delle alienazioni monumentali nella prima metà del Novecento, questo libro propone un dialogo interdisciplinare attorno al significato del luogo come ambiente conservativo e fattore interpretativo dell’opera d’arte e alla percezione sociale, giuridica e intellettuale della sua rimozione.
The volume offers an overview on Christian architecture in Molise between Late Antiquity and the ... more The volume offers an overview on Christian architecture in Molise between Late Antiquity and the High Middle Ages.
Medioevo tra due mondi. San Nicolò a San Gemini e le alienazioni monumentali nella prima metà del Novecento, a cura di Francesco Gangemi, Tanja Michalsky e Bruno Toscano, Roma 2022 (Quaderni della Bibliotheca Hertziana, 10), pp. 7-27
The destructive earthquake of August 24, 2016 dramatically changed the face of Amatrice: today th... more The destructive earthquake of August 24, 2016 dramatically changed the face of Amatrice: today the city is a deserted place. What remains of the diversity and richness of a damaged city’s cultural heritage? The recent digital exhibition curated by Torlontano, Valerio, Gangemi – Amatrice in Focus. Earthquakes and Photography––Recovering the Past, Planning the Future – has raised questions about the fate of artworks and the recovery of torn contexts. These questions prove to be useful also for the other Mediterranean countries affected by similar catastrophic events, to stimulate a fruitful sharing of experiences.
Il Molise è una regione a lungo trascurata dagli studi storico-artistici: di fronte ad un certo “... more Il Molise è una regione a lungo trascurata dagli studi storico-artistici: di fronte ad un certo “vuoto” storiografico, questo saggio si propone di tracciare l’identità culturale del territorio nei secoli XI-XIII, a partire da alcuni presupposti metodologici. Attraverso la discussione delle categorie convenzionali che hanno tracciato determinati confini, tanto geografici quanto storiografici, sono innanzitutto definiti i quadri storici e ambientali dello spazio regionale. Vengono quindi individuati i caratteri originali della produzione artistica locale, anche tenendo conto del peso di perdite e trasformazioni di un patrimonio tradizionalmente marginalizzato. Da un quadro apparentemente incognito, emergono invece con chiarezza gli orientamenti culturali del territorio, che tradiscono la natura composita del “Molise romanico”, riflesso di assetti geopolitici fluidi e dinamici, tipici di una terra di frontiera.
A powerful earthquake in August 2016 dramatically changed the face of the town of Amatrice in Cen... more A powerful earthquake in August 2016 dramatically changed the face of the town of Amatrice in Central Italy. Today it is deserted. What remains of the variety and richness of its cultural heritage? This online digital exhibition recognizes the role of photography in post-catastrophic contexts not only as a record of what disappeared, but also as an indispensable tool for reconstruction.
The project is hosted by the Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History, and realized in the framework of the International Observatory for Cultural Heritage at the Italian Academy for Advanced Studies in America, Columbia University.
Authors: Francesco Gangemi, Rossana Torlontano, Valentina Valerio
Campisano Editore, Roma (Quaderni della Bibliotheca Hertziana, 10), 2022
Espressione di valori economici, estetici e culturali, le opere d’arte sono da sempre esposte all... more Espressione di valori economici, estetici e culturali, le opere d’arte sono da sempre esposte alle dinamiche di collezionismo e mercato, sottostando a cambiamenti di luogo e di proprietà. Cosa accade, però, nel caso di opere di grandi dimensioni, arredi fissi e complessi monumentali, che per loro stessa natura non sarebbero separabili dal contesto originale per cui sono stati creati? Il portale medievale di San Nicolò a San Gemini, esposto al Metropolitan Museum of Art di New York e sostituito in situ da una copia, è il punto di partenza di questa raccolta di studi in cui si confrontano due mondi: contesti di provenienza e realtà museali di conservazione, vecchio e nuovo continente, originale e copia. Nell’indagare per la prima volta in maniera sistematica il fenomeno delle alienazioni monumentali nella prima metà del Novecento, questo libro propone un dialogo interdisciplinare attorno al significato del luogo come ambiente conservativo e fattore interpretativo dell’opera d’arte e alla percezione sociale, giuridica e intellettuale della sua rimozione.
The volume offers an overview on Christian architecture in Molise between Late Antiquity and the ... more The volume offers an overview on Christian architecture in Molise between Late Antiquity and the High Middle Ages.
Medioevo tra due mondi. San Nicolò a San Gemini e le alienazioni monumentali nella prima metà del Novecento, a cura di Francesco Gangemi, Tanja Michalsky e Bruno Toscano, Roma 2022 (Quaderni della Bibliotheca Hertziana, 10), pp. 7-27
The destructive earthquake of August 24, 2016 dramatically changed the face of Amatrice: today th... more The destructive earthquake of August 24, 2016 dramatically changed the face of Amatrice: today the city is a deserted place. What remains of the diversity and richness of a damaged city’s cultural heritage? The recent digital exhibition curated by Torlontano, Valerio, Gangemi – Amatrice in Focus. Earthquakes and Photography––Recovering the Past, Planning the Future – has raised questions about the fate of artworks and the recovery of torn contexts. These questions prove to be useful also for the other Mediterranean countries affected by similar catastrophic events, to stimulate a fruitful sharing of experiences.
Il Molise è una regione a lungo trascurata dagli studi storico-artistici: di fronte ad un certo “... more Il Molise è una regione a lungo trascurata dagli studi storico-artistici: di fronte ad un certo “vuoto” storiografico, questo saggio si propone di tracciare l’identità culturale del territorio nei secoli XI-XIII, a partire da alcuni presupposti metodologici. Attraverso la discussione delle categorie convenzionali che hanno tracciato determinati confini, tanto geografici quanto storiografici, sono innanzitutto definiti i quadri storici e ambientali dello spazio regionale. Vengono quindi individuati i caratteri originali della produzione artistica locale, anche tenendo conto del peso di perdite e trasformazioni di un patrimonio tradizionalmente marginalizzato. Da un quadro apparentemente incognito, emergono invece con chiarezza gli orientamenti culturali del territorio, che tradiscono la natura composita del “Molise romanico”, riflesso di assetti geopolitici fluidi e dinamici, tipici di una terra di frontiera.
Spazio pubblico e spazio sacro tra la costa dalmata e la Puglia settentrionale. Fonti e temi per lo studio dei rapporti tra le due sponde dell’Adriatico nei secoli XIII-XV’, Università di Foggia, 12-13 dicembre 2022, 2022
Cinque lezioni-seminario per approfondire con esperti del settore la conoscenza di opere d’arte, ... more Cinque lezioni-seminario per approfondire con esperti del settore la conoscenza di opere d’arte, luoghi e momenti storici del Mezzogiorno medievale poco trattati nei manuali di studio (a cura di Stefano D’Ovidio). Nel quintio ed ultimo appuntamento Francesco Gangemi ci parlerà della cultura figutrativa d'età normanno-sveva in Molise, regione tra le più trascurate nella manualistica corrente, sebbene sia ricca di opere e monumenti medievali di eccezionale interesse storico e artistico.
Dorothy Glass’s 2005 paper, “Quo Vadis? L’étude de la sculpture romane italienne à l’aube du troi... more Dorothy Glass’s 2005 paper, “Quo Vadis? L’étude de la sculpture romane italienne à l’aube du troisiéme millénaire,” balanced a brief sketch of the historiography of medieval Italian sculpture studies as practiced during the last millennium with suggestions for directions such studies might take in the new one. Many of the issues and approaches she signaled as potentially fruitful have since been integrated into scholarship: for instance, the paired study of iconography and liturgy has led to a richer understanding of the social and ritual functions of religious sculpture, including its role in the creation of sacred space, while investigations of patronage have highlighted, in particular, the role of the laity in the development of medieval Italian art. But as scholars know only too well, history has a way of tracing its own course, and the intervening fifteen years have brought dramatic changes to medieval art history unanticipated by Glass’s essay, including the environmental, ethical, material, and Mediterranean “turns,” new digital (or digitally inspired) tools and methods, and the emergence of long-suppressed questions of racism and bias, historiography, and the academy. This triple session seeks to honor Glass’s many years of contributions to medieval art history by asking, Quo vadimus nunc? We present papers that engage methodologically, historiographically, prescriptively, and even polemically with the study of medieval Italian sculpture today, expansively defined.
[English version below]
In occasione dei 50 anni dal restauro dell’abbazia (1967-2017), il con... more [English version below]
In occasione dei 50 anni dal restauro dell’abbazia (1967-2017), il convegno intende proporre una riflessione sul fenomeno dell’alienazione legale di complessi monumentali e opere d’arte immobili nella prima metà del Novecento. Il portale dell’abbazia, emigrato tra le due guerre negli Stati Uniti e oggi varco d’accesso alla collezione medievale del Metropolitan Museum of Art di New York, sarà il punto di partenza per decifrare le vicende della diaspora dell’arte italiana fino alla seconda Guerra Mondiale. Argomento specifico di studio saranno complessi monumentali e opere di grandi dimensioni, piuttosto che oggetti mobili, la cui esportazione, autorizzata dagli organi di tutela, sia avvenuta in tempo di pace e non in uno stato di guerra.
Muovendo dal caso di San Gemini, il convegno vuole promuovere un dialogo interdisciplinare attorno al significato del contesto dell’opera d’arte e alla percezione sociale, giuridica e intellettuale della sua rimozione. Saranno affrontati in particolare i seguenti temi:
- la fortuna/sfortuna del luogo come ambiente conservativo e fattore interpretativo dell’opera;
- l’inserimento di opere monumentali nei musei e il relativo impatto sul fenomeno del collezionismo;
- il sostrato culturale delle alienazioni, così come emerge nell’atteggiamento di intellettuali e accademici, e le conseguenze sulla storiografia.
Il convegno è promosso da Massimo e Leda Violati e organizzato dall’Associazione Valorizzazione del Patrimonio Storico San Gemini Onlus, sotto l’egida della Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte di Roma e con la collaborazione del Department of Medieval Art del Metropolitan Museum of Art di New York.
To mark the 50th anniversary of the Abbey’s restoration (1967-2017), the conference will address the phenomenon of legal exportation and reinstallation of monumental complexes and oversized artworks in the first half of the 20th century. The Abbey’s portal, which arrived in the United States in 1936 and stands today at the entrance of the medieval collection of the Metropolitan Museum of Art in New York, will serve as the starting point to examine the circumstances around the exportation of works from Italy until the Second World War.
The specific focus will be monumental complexes and large works – rather than easily movable objects – which have been legally exported in peacetime.
In addition to the case of San Gemini, the conference aims to promote an interdisciplinary dialogue on the significance of an artwork’s context and on the social, legal and intellectual connotations of its removal, focusing on the following themes:
- the fortune/misfortune of the original site as the context for a work’s conservation and interpretation;
- the installation of these monumental works within a museum context and their subsequent impact on the practices of collecting;
- the cultural substratum of these dislocations as it emerges in the response of intellectuals and scholars, and the historiographic consequences.
The conference is promoted by Massimo and Leda Violati with the Associazione Valorizzazione del Patrimonio Storico San Gemini Onlus, and supported by the Bibliotheca Hertziana – Max-Planck Institute for Art History in Rome, with the cooperation of the Department of Medieval Art of the Metropolitan Museum of Art in New York.
Southern Italy is an extremely complex territory with a multitude of social, institutional, and t... more Southern Italy is an extremely complex territory with a multitude of social, institutional, and therefore artistic landscapes. During the Norman-Staufer age, the area underwent a dramatic political change, which was reflected by transformations of monuments and entire territories. This session will trace such metamorphosis, and investigate the relationship between historical events, political environment, and material culture. Through the use of primary sources, both documentary and visual, it will engage new debates on Southern Italian contexts, and connect the Mediterranean area with other European regions.
Il convegno si focalizza sul momento di massimo splendore del centro costiero, che tra XI e XIII ... more Il convegno si focalizza sul momento di massimo splendore del centro costiero, che tra XI e XIII secolo conquista un ruolo egemone nel Mediterraneo, sostenuto dalle fortune commerciali del patriziato locale. Esito di questa stagione straordinaria sono le imprese artistiche promosse da un ceto dominante non solo entro i confini della Costa d’Amalfi, ma anche oltre, nella linea delle espansioni tracciate dai mercanti ravellesi lungo le rotte mediterranee.
Dorothy Glass’s 2005 paper, “Quo Vadis? L’étude de la sculpture romane italienne à l’aube du troi... more Dorothy Glass’s 2005 paper, “Quo Vadis? L’étude de la sculpture romane italienne à l’aube du troisiéme millénaire,” balanced a brief sketch of the historiography of medieval Italian sculpture studies as practiced during the last millennium with suggestions for directions such studies might take in the new one. Many of the issues and approaches she signaled as potentially fruitful have since been integrated into scholarship: for instance, the paired study of iconography and liturgy has led to a richer understanding of the social and ritual functions of religious sculpture, including its role in the creation of sacred space, while investigations of patronage have highlighted, in particular, the role of the laity in the development of medieval Italian art. But as scholars know only too well, history has a way of tracing its own course, and the intervening fifteen years have brought dramatic changes to medieval art history unanticipated by Glass’s essay, including the environmental, ethical, material, and Mediterranean “turns,” new digital (or digitally inspired) tools and methods, and the emergence of long-suppressed questions of racism and bias, historiography, and the academy. This double session seeks to honor Glass’s many years of contributions to medieval art history by asking, Quo vadimus nunc? We seek short (12–14 minutes) papers that engage methodologically, historiographically, prescriptively, and even polemically with the study of medieval Italian sculpture today, expansively defined.
Uploads
Digital Projects
The project is hosted by the Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History, and realized in the framework of the International Observatory for Cultural Heritage at the Italian Academy for Advanced Studies in America, Columbia University.
Authors: Francesco Gangemi, Rossana Torlontano, Valentina Valerio
View the complete digital exhibition
In English: https://galerie.biblhertz.it/en/amatrice
In Italian: https://galerie.biblhertz.it/it/amatrice
In German: https://galerie.biblhertz.it/amatrice
Books
Edited Books
Papers
The project is hosted by the Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History, and realized in the framework of the International Observatory for Cultural Heritage at the Italian Academy for Advanced Studies in America, Columbia University.
Authors: Francesco Gangemi, Rossana Torlontano, Valentina Valerio
View the complete digital exhibition
In English: https://galerie.biblhertz.it/en/amatrice
In Italian: https://galerie.biblhertz.it/it/amatrice
In German: https://galerie.biblhertz.it/amatrice
Il link dietto alla lezione è:
https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ab4ad5255d091411baadf55f87596c9f5%40thread.tacv2/1620974089136?context=%7b%22Tid%22%3a%222fcfe26a-bb62-46b0-b1e3-28f9da0c45fd%22%2c%22Oid%22%3a%221c30dce2-e45e-47c9-afa5-7c7e84a4d8e8%22%7d
In occasione dei 50 anni dal restauro dell’abbazia (1967-2017), il convegno intende proporre una riflessione sul fenomeno dell’alienazione legale di complessi monumentali e opere d’arte immobili nella prima metà del Novecento. Il portale dell’abbazia, emigrato tra le due guerre negli Stati Uniti e oggi varco d’accesso alla collezione medievale del Metropolitan Museum of Art di New York, sarà il punto di partenza per decifrare le vicende della diaspora dell’arte italiana fino alla seconda Guerra Mondiale. Argomento specifico di studio saranno complessi monumentali e opere di grandi dimensioni, piuttosto che oggetti mobili, la cui esportazione, autorizzata dagli organi di tutela, sia avvenuta in tempo di pace e non in uno stato di guerra.
Muovendo dal caso di San Gemini, il convegno vuole promuovere un dialogo interdisciplinare attorno al significato del contesto dell’opera d’arte e alla percezione sociale, giuridica e intellettuale della sua rimozione. Saranno affrontati in particolare i seguenti temi:
- la fortuna/sfortuna del luogo come ambiente conservativo e fattore interpretativo dell’opera;
- l’inserimento di opere monumentali nei musei e il relativo impatto sul fenomeno del collezionismo;
- il sostrato culturale delle alienazioni, così come emerge nell’atteggiamento di intellettuali e accademici, e le conseguenze sulla storiografia.
Il convegno è promosso da Massimo e Leda Violati e organizzato dall’Associazione Valorizzazione del Patrimonio Storico San Gemini Onlus, sotto l’egida della Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte di Roma e con la collaborazione del Department of Medieval Art del Metropolitan Museum of Art di New York.
___________________________________________________________________________________________________________________
To mark the 50th anniversary of the Abbey’s restoration (1967-2017), the conference will address the phenomenon of legal exportation and reinstallation of monumental complexes and oversized artworks in the first half of the 20th century. The Abbey’s portal, which arrived in the United States in 1936 and stands today at the entrance of the medieval collection of the Metropolitan Museum of Art in New York, will serve as the starting point to examine the circumstances around the exportation of works from Italy until the Second World War.
The specific focus will be monumental complexes and large works – rather than easily movable objects – which have been legally exported in peacetime.
In addition to the case of San Gemini, the conference aims to promote an interdisciplinary dialogue on the significance of an artwork’s context and on the social, legal and intellectual connotations of its removal, focusing on the following themes:
- the fortune/misfortune of the original site as the context for a work’s conservation and interpretation;
- the installation of these monumental works within a museum context and their subsequent impact on the practices of collecting;
- the cultural substratum of these dislocations as it emerges in the response of intellectuals and scholars, and the historiographic consequences.
The conference is promoted by Massimo and Leda Violati with the Associazione Valorizzazione del Patrimonio Storico San Gemini Onlus, and supported by the Bibliotheca Hertziana – Max-Planck Institute for Art History in Rome, with the cooperation of the Department of Medieval Art of the Metropolitan Museum of Art in New York.
This session will trace such metamorphosis, and investigate the relationship between historical events, political environment, and material culture. Through the use of primary sources, both documentary and visual, it will engage new debates on Southern Italian contexts, and connect the Mediterranean area with other European regions.