Monodelphis scalops
Monodelphis scalops[1] | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Metatheria |
Superordine | Ameridelphia |
Ordine | Didelphimorphia |
Famiglia | Didelphidae |
Sottofamiglia | Didelphinae |
Tribù | Marmosini |
Genere | Monodelphis |
Specie | M. scalops |
Nomenclatura binomiale | |
Monodelphis scalops (Thomas, 1888) | |
Sinonimi | |
Nomi comuni | |
Opossum dal naso lungo e dalla coda corta |
Monodelphis scalops (Thomas, 1888) (spesso indicato in letteratura anche come Monodelphis scallops; nomi comuni: opossum dal naso lungo e dalla coda corta, in inglese: Long-nosed Short-tailed Opossum, Colicorto narigudo e Colicorto de cabeza roja in spagnolo) è una specie di mammifero marsupiale del Sud America. Vive in Argentina e Brasile.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo opossum ha le estremità anteriore e posteriore di colore rossiccio, che ricorda il colore di Monodelphis emiliae[3].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il Monodelphis scalops è presente nel Brasile sudorientale, negli stati di Espiritu Santo (parte meridionale), Rio de Janeiro, São Paulo e Santa Catarina, e in Argentina e Paraguay[3]. La specie non è comune, ma si ritiene che possa essere più comune di quanto indichino le ricognizioni a causa di un campionamento inadeguato [4]. Le popolazioni stanno comunque diminuendo.
Il Monodelphis scalops vive nelle foreste costiere umide delle pianure atlantiche[5][6]. La loro attività è in maniera predominante terrestre e crepuscolare. La perdita progressiva dell'habitat a causa dell'uomo costituisce una minaccia per alcune parti dell'area di distribuzione della specie e alcune popolazioni sono in declino. Per favorirne la conservazione, la specie è presente in parecchi aree protette[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Wilson, D. E., and D. M. Reeder (eds). 2005. Mammal Species of the World. Johns Hopkins University Press, 2,142 pp.
- ^ http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/13700/0 Monodelphis scalops
- ^ a b Alfred L. Gardner (a cura di), Mammals of South America - Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, Ed. 4, University of Chicago Press (2008), ISBN 0226282406, pag. 101.
- ^ Viera and Brito, pers. comm.
- ^ Eisenberg and Redford, 1999
- ^ Emmons and Feer, 1997
- ^ Vieira, E. & Brito, D. 2008. Monodelphis scalops in: IUCN 2011. IUCN Red List of Threatened Species. Version 2011.2..
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Monodelphis scalops in Mammal Species of the World.
- Don E. Wilson & DeeAnn M. Reeder (eds) (2005). Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference (3rd ed).
Ann. Mag. Nat. Hist., ser. 6, 1: 158.
- Mammal Species of the World, A Taxonomic and Geographic Reference, 3rd edition, 2005 ISBN 0801882214
- Alfred L. Gardner (a cura di), Mammals of South America - Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, Ed. 4, University of Chicago Press (2008), ISBN 0226282406, pagg. 689.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monodelphis scalops
- Wikispecies contiene informazioni su Monodelphis scalops
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Infonatura, su natureserve.org. URL consultato il 30 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2009).