Venerdì, 11 Ottobre 2024
Diretta

Raid catastrofici in Libano, Israele schiera sul campo 15mila soldati

Continua l'operazione dell'Idf in Libano mentre sarebbe imminente la risposta israeliana al raid missilistico dell'Iran. Incidente per la troupe italiana del Tg3: morto l'autista di Lucia Goracci

Mentre Israele prepara la risposta all'attacco sferrato dall'Iran, l'esercito israeliano ha affermato di aver schierato la sua 146a divisione di riserva in Libano, dove sono in corso "attività operative limitate, localizzate e mirate" contro quelli che definisce "obiettivi terroristici e infrastrutture di Hezbollah nel Libano sud-occidentale". La divisione, secondo l'Idf, aveva precedentemente svolto compiti difensivi nel nord di Israele durante tutto l'ultimo anno.

L'Italia è impegnata sia sul fronte displomatico sia per la sicurezza degli italiani, civili e militari, in Libano. Intanto la troupe del Tg3 Rai è stata aggredita a Sidone. 

Raid su albergo di sfollati, almeno 4 morti a Sidone

Almeno quattro persone sono state uccise e 10 ferite in un attacco aereo israeliano sul villaggio di Wardaniyeh, a nord-est di Sidone, nel Libano meridionale. Secondo l'agenzia di stampa nazionale libanese, l'attacco ha colpito un albergo che ospitava famiglie sfollate e i locali dell'associazione sociale Dar al-Salam.

L'avvertimento al Libano: "Rischio distruzione come a Gaza"

"Avete l'opportunità di salvare il Libano prima che cada nell'abisso di una lunga guerra che porterà alla distruzione e alla sofferenza, come vediamo a Gaza. Non deve essere così". È un passaggio del discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu al popolo libanese.

Netanyahu: "Abbiamo ucciso Safieddine e il successore del successore di Nasrallah"

Netanyahu ha affermato che Israele ha ucciso il successore del defunto leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e "il successore del successore". Lo riferisce oggi Haaretz. Netanyahu ha esortato i cittadini libanesi a "salvare il Libano prima che cada in un abisso di distruzione e sofferenza come Gaza e a liberarsi di Hezbollah per porre fine alla guerra". Il capo del governo israeliano ha aggiunto che il Libano "era noto per la sua tolleranza, ma ora è diventato un luogo di caos e guerra, perché una banda di tiranni e terroristi lo ha rovinato". 

Tajani: "La situazione in Libano è molto preoccupante"

"La situazione in Libano è molto preoccupante per quello che sta accadendo e chiaramente il nostro obiettivo rimane quello del cessate il fuoco sia in Libano che a Gaza". Lo ha dichiarato all'Ansa il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, precisando di aver ricevuto garanzie dal suo omologo israeliano, Israel Katz, affinché il contingente italiano che partecipa alla missione Unifil dell'Onu "venga tenuto fuori dagli scontri con Hezbollah". Tajani ha assicurato che il governo "segue con grande attenzione" gli sviluppi della situazione e si è detto "convinto che l'elezione del nuovo presidente libanese potrebbe essere utilissima per arrivare ad un cessate il fuoco", auspicando che anche sul fronte politico "si accelerino i tempi".

Il vicepremier ha quindi ribadito la sua "solidarietà con i giornalisti del Tg3" aggrediti in Libano e "il cordoglio per la morte dell'autista" ricordando di aver "condannato anche la decisione della Federazione Russa di emettere un mandato d'arresto per i giornalisti del Tg1". "Il principio è lo stesso, la libertà d'espressione e di stampa è uno dei fondamenti della democrazia, soffocare la libertà di stampa è soffocare la democrazia", ha detto.

Israele ha conquistato il villaggio libanese di Maroun el Ras

Le forze armate israeliane hanno alzato la bandiera dello stato ebraico sul villaggio libanese di Maroun al-Ras. Si tratta di una posizione strategica elevata, posizione che i miliziani di Hezbollah utilizzavano come base per lanciare attacchi missilistici anticarro contro Israele.

I genieri israeliani avrebbero inoltre utilizzato centinaia di chili di esplosivo per distruggere tunnel e strutture sotterranee dove si erano acquartierati i miliziani del gruppo sciita.

Israele ha usato Unifil come "scudi"

Fotografie satellitari mostrano una significativa presenza dell'esercito israeliano, con truppe e veicoli, vicino alla base delle forze di pace Onu a Maroun al-Ras, nel su del Libano. L'area - continua l'emittente - ha visto la costruzione di una strada e scavi del terreno vicino alla base. Le truppe dell'Unifil hanno lanciato l'allarme nei giorni scorsi dopo che l'esercito israeliano si è schierato vicino a una postazione della missione di pace ma - secondo le regole di ingaggio - non poteva intervenire.

Israele ritiene di aver decapitato Hezbollah

Hashem Safieddine, ritenuto il successore di Hassan Nasrallah alla guida di Hezbollah, è stato "probabilmente eliminato" nel raid su Beirut della scorsa settimana". Lo ha dichiarato il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, che ritiene che il gruppo di miliziani sia rimasto senza direttive. "Hezbollah è un'organizzazione senza un leader, Nasrallah è stato eliminato, probabilmente anche il suo sostituto è stato eliminato".
Israele schiera in Libano 15mila soldati

Israele schiera in Libano 15mila soldati

Le forze di difesa israeliane hanno schierato una quarta divisione nel Libano meridionale per operazioni via terra contro Hezbollah. L'esercito israeliano ha annunciato che la 146a Divisione di riservisti ha iniziato ieri sera le operazioni di terra nel settore occidentale del Libano meridionale. La divisione di riserva si unisce alle tre divisioni dell'esercito permanente (98, 36 e 91) già operative nei settori centrale e orientale del Libano meridionale. Secondo la stampa israeliana la decisione di Israele di schierare una quarta divisione di riservisti porta il numero totale di soldati dispiegati in Libano a superare probabilmente i 15.000.

Le operazioni di terra di Israele nel Libano meridionale sono state descritte dall'IDF come "incursioni limitate, localizzate e mirate", con l'obiettivo di demolire le infrastrutture di Hezbollah nella zona di confine, in particolare nei villaggi adiacenti a Israele, per consentire ai residenti del nord di Israele di tornare a casa.

Troupe Tg3 aggredita da familiari donne uccise nei raid israeliani

Troupe Tg3 aggredita da familiari donne uccise nei raid israeliani

Sarebbero stati alcuni familiari di due donne uccise dai raid israeliani ad aggredire a Jiyeh, in Libano la troupe del Tg3 composta dall'inviata Lucia Goracci e dal cameraman Marco Nicois, accompagnati dalla fixer Kinda Mahaluf e dall'autista Ahmad Akil Hamzeh, quest'ultimo colto da infarto e deceduto mentre cercava di calmare uno degli aggressori.

Usa e Regno Unito hanno bombardato lo Yemen

Raid aerei hanno colpito la capitale dello Yemen, Sanaa e la città di Hodeidah. Lo riferisce Al Masirah TV, la principale emittente televisiva gestita dai miliziani filoiraniani Houthi. Secondo la tv yemenita il raid sarebbe stato compiuto da aerei statunitensi e britannici.

Solo pochi giorni fa l'esercito statunitense aveva comunicato l'arrivo nell'area di un nuovo squadrone di cacciabombardieri.

Israele dice di aver eliminato l'intera leadership di Hezbollah

"Il quartier generale di comando e controllo, le comunicazioni, l'intera leadership della forza d'e'lite Radwan e, di fatto, l'intero secondo e terzo livello di comando al di sotto di Nasrallah sono stati eliminati". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, durante una visita al quartier generale della 36a Divisione nel nord di Israele. "Abbiamo eliminato Nasrallah e abbiamo altre sorprese in serbo".
Khamenei, con mitra accanto, chiama i paesi islamici a battersi contro Israele

Khamenei, con mitra accanto, chiama i paesi islamici a battersi contro Israele

Il leader iraniano ha rivendicato l'attacco del 7 ottobre come "azione legittima"

La guida suprema della Repubblica islamica dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, durante il sermone della preghiera del venerdì nella grande moschea di Teheran in suffragio del leader di Hezbollah Nasrallah, si è rivolto alla folla leggendo il suo breve discorso in piedi tenendo accanto un fucile. " Le nazioni musulmane hanno un nemico comune e devono cingere una cintura di difesa dall'Afghanistan allo Yemen e dall'Iran a Gaza e al Libano" ha detto Khamenei. La Guida Suprema ha aggiunto che l'attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele, "è stato un atto legittimo, così come l'attacco dell'Iran al Paese questa settimana". Il raid missilistico è la "punizione minima" per i crimini di Israele, ha affermato. "Israele è il cane rabbioso degli Stati Uniti nella regione".

Dalla folla sono stati intonati canti chiedendo "morte a Israele" e "morte all'America".

Le immagini delle perquisizioni, casa per casa, degli israeliani in Libano

Le forze armate israeliano hanno inoltre individuato e confiscato decine di armi lasciate in edifici e case civili nel sud del Libano, tra cui lanciamissili e missili anticarro.

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L'operazione di terra prosegue e basi dei miliziani vengono scoperte nel cuore dei villaggi civili. In una foto pubblicata da Israele, si vedono armi accatastate in una camera da letto sotto l'effige del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.

Sono state diffuse le immagini del raid che ha ucciso Nasrallah

I media iraniani hanno diffuse le immagini del raid israeliano contro il bunker in cui è stato ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, venerdì scorso. Proprio in queste ore migliaia di persone si sono radunate all'esterno e all'interno del moschea Khomeini nel centro di Teheran, dove si prevede che l'ayatollah Khamenei guiderà i sermoni durante le preghiere del venerdì e "una cerimonia di commemorazione".

L'ultima volta che Khamenei ha guidato le preghiere del venerdì è stato nel gennaio 2020, dopo che l'Iran ha lanciato missili contro una base dell'esercito statunitense in Iraq in risposta all'assassinio da parte degli Stati Uniti del comandante delle Guardie della Rivoluzione Qasem Soleimani.

Atterrato a Fiumicino l'aereo con gli italiani in fuga dalla guerra

È atterrato nella notte a Fiumicino il volo charter organizzato con il sostegno del Ministero degli Esteri, che ha consentito il rientro di 178 italiani, che si trovavano in Libano, tra cui alcuni con il doppio passaporto italiano e libanese. A bordo del velivolo c'erano anche cinque bambini e quattro finlandesi. Il volo era partito dall'aeroporto di Beirut dove nella notte sono state udite due fortissime esplosioni dovute ai nuovi raid di Israele. 

Raid in Cisgiordania: "Almeno 18 morti"

Raid in Cisgiordania: "Almeno 18 morti"

Un altro raid delle forze israeliane su Tulkarem, in Cisgiordania, ha provocato la morte di almeno 18 palestinesi, secondo quanto hanno denunciato fonti palestinesi. Il raid ha colpito un campo profughi, ha precisato il ministero della salute palestinese. L'intero edificio di quattro piani in cui si trovava il locale colpito è crollato. Sempre secondo fonti palestinesi, oltre ai 18 morti ci sono anche molti feriti. Tra le vittime anche civili, fra cui una madre e i suoi due figli, secondo quanto ha reso noto al Jazeera.

Intanto Hezbollah risponde. Una ventina di razzi sono stati lanciati dal Libano verso la baia di Haifa e la Galilea. Lo ha reso noto l'esercito israeliano precisando che alcuni sono stati intercettati.

Nuovi raid su Beirut: l'obiettivo è il presunto successore di Nasrallah

Nella notte sono state segnalate diverse esplosioni nella zona dell'aeroporto di Beirut. Nel mirino, a quanto pare, 2 edifici in particolare. L'area confina con la zona di Dahieh, roccaforte di Hezbollah. L'obiettivo del raid di Israele sarebbe Hashem Safieddine, ovvero il presunto successore di Hassan Nasrallah alla guida di Hezbollah. Almeno secondo le informazioni raccolte da Barak Ravid, giornalista di Axios e stando a quanto reso noto dal New York Times.

Safieddine era riunito con altri dirigenti di Hezbollah in un bunker sotterraneo quando c'è stato il bombardamento, verso la mezzanotte di ieri. Una serie di esplosioni, almeno 20, hanno colpito il quartiere residenziale a Dahyia. Due fortissimi boati sono stati uditi anche vicino all'aeroporto di Beirut. 

Intanto Hezbollah risponde. Nella serata del 3 ottobre, circa 100 tra razzi e colpi di mortaio sono stati lanciati dal Libano contro Israele. Le Idf hanno precisato che l'attacco si è concentrato su Metula, località situata lungo il confine tra i due Paesi, e che diversi razzi sono stati intercettati.

Israele ha reso noto di aver ucciso più di 100 terroristi di Hezbollah dall'inizio dell'operazione di terra nel Libano meridionale. Colpiti in raid aerei 200 obiettivi, fra cui magazzini con armi e postazioni di osservazione.

I leader del G7: "Rischio escalation incontrollabile"

I leader del G7 esprimono "profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione in Medio Oriente". "Condanniamo con la massima fermezza l’attacco militare diretto dell’Iran contro Israele, che costituisce una seria minaccia alla stabilità regionale. Ribadiamo inequivocabilmente il nostro impegno per la sicurezza di Israele. Le azioni gravemente destabilizzanti dell’Iran in tutto il Medio Oriente attraverso organizzazioni terroristiche affiliate e gruppi armati – tra cui gli Houthi, Hezbollah e Hamas – così come i gruppi di miliziani allineati con l’Iran in Iraq, devono finire", si legge nella dichiarazione dei leader del G7, riuniti ieri telefonicamente dal premier italiano Giorgia Meloni, sugli sviluppi della crisi in Medio Oriente.

"Ieri abbiamo discusso azioni e sforzi coordinati per evitare l’escalation nella zona. Un pericoloso ciclo di attacchi e ritorsioni rischia di alimentare un’escalation incontrollabile in Medio Oriente, cosa che non è nell’interesse di nessuno. Pertanto, invitiamo tutti gli attori regionali ad agire in modo responsabile e con moderazione. Incoraggiamo tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo per allentare le attuali tensioni. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato", prosegue la nota.

"Alla vigilia del tragico anniversario degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, condanniamo ancora una volta con la massima fermezza tali atti ingiustificati di violenza deliberata e siamo dalla parte delle famiglie delle vittime e degli ostaggi presi da Hamas. Ribadiamo inoltre il nostro appello per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, un aumento significativo e duraturo del flusso di assistenza umanitaria e la fine del conflitto", proseguono i membri del G7.

I funerali di Nasrallah a Teheran con Khamenei

Si svolgeranno a Teheran, in Iran, gli attesi funerali di Hassan Nasrallah, l'ex leader di Hezbollah, ucciso venerdì scorso a Beirut da Israele. Massicci preparativi sono in corso nella capitale iraniana: la cerimonia è prevista per le 10:30 locali, le 8:30 in Italia, durante la preghiera del venerdì guidata dal leader iraniano Ali Khamenei nel mausoleo dell'imam Khomeini.

Israele intima agli abitanti di 25 città di abbandonare il Sud del Libano

L'esercito israeliano ha ordinato per la prima volta l'evacuazione di villaggi e città situati a nord del fiume Litani, il confine dell'area cuscinetto istituita dalle Nazioni Unite dopo la guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah. Avichay Adraee, portavoce in arabo dell'esercito israeliano, ha intimato ai residenti di 25 località nel Libano meridionale di abbandonare immediatamente le proprie case e di non dirigersi a sud, verso il confine israeliano, un possibile segnale che l'invasione di terra iniziata questa settimana dalle forze israeliane potrebbe espandersi.

Israele ha bombardato una base aerea russa in Siria

Israele ha colpito gli hangar della base aerea russa di Khmeimim in Siria poco dopo che un aereo iraniano vi aveva scaricato armi destinate alle milizie Hezbollah. Le difese aeree russe hanno provato ad intercettare i missili israeliani ma non ci sono riusciti

L'esercito libanese risponde al fuoco di Israele per la prima volta

Per la prima volta l'esercito libanese ha partecipato ai combattimenti contro Israele. L'esercito libanese ha affermato di aver risposto al fuoco contro le forze israeliane dopo che uno dei suoi soldati è stato ucciso in un attacco. L'esercito libanese spiega come lo scontro a fuoco sia avvenuto nella regione di Bint Jbeil

Da Beirut volo charter per rimpatriare 180 italiani

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo alle interrogazioni parlamentari in Senato ha annunciato che la Farnesina ha organizzato un volo charter speciale per trasferire in Italia circa 180 connazionali. "In una situazione sul terreno particolarmente complessa, ci stiamo adoperando per favorire un aumento dei collegamenti in uscita da Beirut" ha detto Tajani. 

Il ministro degli esteri ha spiegato di aver richiesto un rafforzamento della capacità operativa della missione di pace Unifil.

Ordinato il rimpatrio degli italiani in Iran

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha raccomandato agli italiani in Iran - circa 700 - di tornare in Italia prima che vi siano interruzioni dei collegamenti aerei commerciali.

Entro aprile l'Iran potrebbe avere 10 testate nucleari

Secondo l’ex vicedirettore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Olli Heinonen, che in passato ha guidato gli sforzi per monitorare e contenere il programma nucleare iraniano, se Teheran "si sbriga" l'arsenale potrebbe essere pronto entro aprile del prossimo anno. Lo ha detto al quotidiano inglese The Times.

Le compagnie aeree evitano l'Iran

Le compagnie aeree stanno ampiamente evitando lo spazio aereo iraniano nei loro voli sul Medio Oriente, allungando i tempi di volo e aumentando i costi del carburante, mentre aumentano le preoccupazioni per un attacco di rappresaglia da parte di Israele contro l'Iran. "La maggior parte delle compagnie aeree ha dirottato i voli lontano dall'Iran, con la rotta settentrionale che passa attraverso Azerbaigian, Turkmenistan, Afghanistan, Pakistan e India diretti in Asia, e la rotta meridionale che sorvola Egitto e Arabia Saudita", ha affermato il portavoce di FlightRadar24 Ian Petchenik. Il gruppo tedesco Lufthansa ha sospeso i voli per Tel Aviv, Beirut e Teheran.

Tajani: "Mai avuti contatti con Nasrallah e Hezbollah"

"Noi non trattiamo con Hezbollah. Io ho parlato con il ministro degli Esteri dell'Iran a New York - tenendo informato il G7 prima e dopo - E ho chiesto all'Iran di farsi parte diligente per un cessate il fuoco. Noi non abbiamo mai parlato con Nasrallah, noi non abbiamo mai avuto contatti con Hezbollah. Noi non lo sapevamo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito alle indiscrezioni circa un avvertimento, recapitato dall'Iran a Hassan Nasrallah prima della sua uccisione, con Teheran che lo avrebbe invitato a lasciare il Libano e sulla presunta disponibilità da parte del leader di Hezbollah a un cessate il fuoco.

"Ucciso il capo del governo di Hamas nella Striscia di Gaza Rawhi Mushtaha"

L'Idf ha annunciato la morte del capo del governo di Hamas nella Striscia di Gaza Rawhi Mushtaha, ucciso con altri due dirigenti in un raid nel nord della regione di circa tre mesi fa organizzato dalle forze militari israeliane insieme allo Shin Bet. "Mushtaha era uno degli operativi di Hamas di più alto grado e aveva un impatto diretto sulle decisioni relative al dispiegamento delle forze di Hamas", ha precisato Idf, spiegando che Hamas non ne aveva allora annunciato la morte.

Insieme a lui sono stati uccisi Sameh al-Siraj, che nell'ufficio politico di Hamas aveva la delega per la sicurezza e Sami Oudeh, comandante del Meccanismo per la sicurezza generale. I tre si nascondevano in un compound sotterraneo fortificato e organizzato nel nord della Striscia di Gaza, un centro di controllo di Hamas equipaggiato per il soggiorno prolungato dei leader del movimento islamico.

Raid di Israele su deposito di munizioni in Siria

Le forze israeliane hanno reso noto di aver compiuto un raid aereo notturno in Siria, colpendo un deposito di munizioni vicino alla città portuale di Lattakia. Lo si legge sul Times of Israel. Il raid è stato confermato dalla radio siriana Sham Fm, citata dal giornale israeliano, che riporta di una notte di attività dell'antiaerea di Damasco

"Nasrallah aveva accettato un cessate il fuoco poco prima che Israele lo uccidesse"

Il leader del gruppo sciita libanese Hezbollah, Hasan Nasrallah, aveva accettato un cessate il fuoco di 21 giorni prima di essere ucciso in un raid israeliano e il Libano aveva informato di tale decisione gli Stati Uniti e la Francia, che avevano presentato la proposta di tregua. È quanto detto dal ministro degli Esteri libanese, Abdullah Bou Habib, in un'intervista con la Cnn. "Eravamo completamente d'accordo: dopo essersi consultato con Hezbollah, il presidente del parlamento libanese, Nabih Berri, ha informato gli americani e i francesi che ci hanno detto che anche Netanyahu era d'accordo con la dichiarazione di Biden e Macron". La proposta di cessate il fuoco temporaneo era stata presentata dal presidente Usa, dal suo omologo francese e da altri alleati durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite della scorsa settimana.

Sarebbe prevista per domani la cerimonia per l'ultimo saluto al leader di Hezbollah ucciso venerdì scorso in un raid a Beirut. Lo riferisce l'agenzia ufficiale iraniana Irna, che cita informazioni arrivate dall'Iraq tramite 'Sabereen News'. Nessun dettaglio sul funerale, né sul luogo di sepoltura di Nasrallah. Sabato scorso fonti della sicurezza libanese hanno confermato che il corpo di Nasrallah è stato recuperato intatto dal luogo del raid nella periferia sud della capitale libanese, storica roccaforte del gruppo sciita. Poi hanno iniziato a rincorrersi voci, mai confermate da Hezbollah, sul funerale di Nasrallah.

Raid israeliani nel sud del Libano e nella Bekaa

L'agenzia di stampa nazionale libanese (Nna) ha riferito di attacchi israeliani in diverse località del Libano questa mattina, giovedì 3 ottobre. In particolare gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato i villaggi nei distretti meridionali di Tiro e Bint Jbeil, vicino al confine israeliano, nonché il villaggio di Arnoun nel distretto di Nabatieh, anch'esso vicino al confine. Secondo l'agenzia, il villaggio di confine di Aitaroun è stato bombardato dall'artiglieria israeliana. Nella valle della Bekaa, nel Libano orientale, è stato segnalato un attacco aereo israeliano sul villaggio di Harfouch.

Israele ha bombardato di nuovo il centro di Beirut: i video

Nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre l'esercito israeliano ha bombardato di nuovo il centro di Beirut, capitale del Libano. Non si sa quale sia stato l'obiettivo del bombardamento e l'esercito israeliano per ora non ha fornito maggiori dettagli. È stato colpito un edificio residenziale del quartiere di Bashoura. Il ministero della Salute libanese ha detto che l'attacco ha ucciso 6 persone e ne ha ferite 11. Il palazzo si trova in una zona centrale di Beirut, non lontano dalla sede locale delle Nazioni Unite, dall'ufficio del primo ministro e dal Parlamento. Secondo la tv Al-Manar, legata ad Hezbollah, il palazzo sarebbe stato la sede di un centro medico gestito dal potente gruppo paramilitare e partito politico libanese.

Idf: "Abbattuti droni diretti su Israele, Houthi rivendicano"

Durante la notte l'aviazione militare israeliana (Iaf) ha abbattuto sul mare una serie di droni diretti verso il centro di Israele, secondo quanto fa sapere l'Idf citato dal Times of Israel. Lo stesso giornale fa sapere che i ribelli yemeniti Houthi hanno poi rivendicato il lancio di droni. I miliziani filoiraniani yemeniti hanno però affermato di aver colpito un "obiettivo vitale" a Tel Aviv "con vari droni", scrive il Times of Israel. Affermazione che però non ha alcun riscontro.

Iran: considereremo nemico chi fornirà spazio aereo a Israele

L'Iran considererà qualsiasi Stato che fornisca il suo spazio aereo a Israele come un nemico. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. "Più del 90% dei nostri missili ha raggiunto i propri obiettivi e non è stato intercettato. Abbiamo già detto ai rappresentanti di altri Paesi che considereremo un nemico chiunque fornisca il proprio spazio aereo a Israele. Ma spero che nessuno dia tale permesso", ha affermato Araghchi, citato dall'agenzia di stampa iraniana Snn.

Israele ai libanesi evacuati nel sud: "Non rientrate a casa"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno avvertito i libanesi a cui è stato detto di evacuare decine di villaggi nel sud del Libano di "non tornare a casa fino a nuovo avviso". Lo riportano i media locali. In un post sui social media, il portavoce militare in lingua araba Avichay Adraee ha affermato che "i raid di Israele continuano" e che è "proibito" dirigersi verso il sud del Libano.

Due droni contro una città a sud di Tel Aviv

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che due droni hanno fatto scattare stanotte le sirene d'allarme a Bat Yam, città subito a sud di Tel Aviv. Le Idf specificano che uno dei velivoli è stato intercettato dall'aeronautica israeliana, mentre l'altro ha impattato in un'area aperta e non si registrano feriti o danni particolari.

Hezbollah: "Respingeremo Israele, è solo primo round"

Hezbollah ha abbastanza "combattenti, armi e munizioni per respingere Israele". Lo ha detto il capo dell'ufficio stampa, Mohammad Afif, secondo quanto riporta Al Jazeera."Assicuriamo al nemico che questo è solo il primo round", ha affermato Afif ai giornalisti nel sud del Libano, aggiungendo che il Partito di Dio è pronto a "sacrificare il proprio sangue e la propria anima per la nostra patria per la grazia di Dio". 

Raid israeliano nel centro di Beirut

Almeno sei persone sono rimaste uccise e sette ferite in un attacco aereo israeliano su Beirut che ha preso di mira un edificio nel cuore della città. E' stato colpito un palazzo che ospitava un centro di soccorso di Hezbollah. In seguito all'attacco, l'esercito israeliano ha emesso un nuovo ordine di evacuazione per cinque edifici della periferia sud di Beirut.

Giordania, non diventeremo campo di battaglia Iran-Israele

"La Giordania non sarà il campo di battaglia di nessuno" e il Paese "si difenderà da qualsiasi minaccia", dichiara il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi dopo che i missili iraniani contro Israele hanno violato lo spazio aereo giordano. La Giordania "si difenderà con tutte le sue capacità contro qualsiasi minaccia alla sua sicurezza, alla sua stabilità e alla sicurezza dei suoi cittadini", ha detto Safadi aggiungendo che "la Giordania ha chiaramente informato l'Iran e Israele di questa posizione".

Iran, Israele ci ha spinto a reagire ma non vogliamo la guerra

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha accusato Israele di aver spinto Teheran a reagire, dichiarando che l'Iran "non cerca la guerra con Israele".  Ha poi promesso "una risposta più forte in caso di rappresaglia di Israele".

L'operazione iraniana "ha dimostrato ancora una volta che la presunta cupola di ferro (il sistema di Difesa 'Iron Dome') dei sionisti è più fragile del vetro", ha detto il presidente.

Media Iran, se attaccata Teheran userà armi non dichiarate

"Per punire Israele per i suoi crimini, l'Iran ha sviluppato e completato una tecnologia di armamento non dichiarata, che fornisce al Paese un vantaggio contro il regime. Quindi, se i sionisti faranno una qualsiasi mossa contro l'Iran, si troveranno di fronte a una grande sorpresa". A riportare la notizia l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, vicino alle Guardie della Rivoluzione.

Israele: "Risponderemo con forza coordinandoci con gli Usa"

Israele risponderà con la forza all'attacco missilistico dell'Iran, ma prima lavorerà per coordinarsi con gli Stati Uniti per cercare di colpire siti strategici in Iran. A riferirlo Channel 12, sostenendo che il gabinetto di sicurezza israeliano ha dichiarato di essere d'accordo sul fatto che la risposta israeliana all'Iran arriverà dopo il coordinamento con gli Stati Uniti.

"Stiamo parlando con Israele della portata e della natura della risposta" all'attacco dell'Iran, ha confermato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller.

L'ambasciatore italiano all'Onu: "Subito cessate il fuoco in Libano". Il video

L'Italia lancia "un appello per un cessate il fuoco immediato in Libano". Intervenuto alla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, l'ambasciatore alle Nazioni Unite, Maurizio Massari, ha ribadito l'impegno del nostro Paese, anche in qualità di presidente di turno del G7, "per una soluzione diplomatica" della crisi in Medio Oriente evitando "qualsiasi ulteriore spirale di escalation", e per "la stabilizzazione del confine israelo-libanese".

"L’Italia condanna fermamente l’attacco iraniano di ieri a Israele. Esprimiamo profonda preoccupazione per gli sviluppi in corso e chiediamo moderazione e responsabilità a tutti gli attori regionali", ha detto Massari.

"Continueremo a lavorare per una soluzione diplomatica - ha ribadito il rappresentante italiano al Palazzo di Vetro - e siamo pronti ad assistere attivamente le Forze armate libanesi nell'assunzione delle proprie responsabilità lungo il confine con Israele. Su questo punto, l’Italia ritiene della massima importanza sostenere e rilanciare pienamente i negoziati Libano-Israele per stabilire pacificamente i propri confini. Continueremo a impegnarci con i nostri partner e alleati e a mantenere aperti canali di dialogo con tutti gli attori della regione".

Biden ai leader del G7: "Risposta coordinata all'Iran, valutare nuove sanzioni"

Il presidente Joe Biden ha partecipato a una conversazione telefonica con gli altri leader del G7, convocata dalla presidenza di turno italiana, "per discutere dell'inaccettabile attacco dell'Iran contro Israele e per coordinare la risposta a questo attacco, comprese nuove sanzioni". Lo si legge in una nota della Casa Bianca, secondo cui "il presidente Biden e il G7 hanno condannato inequivocabilmente l'attacco dell'Iran contro Israele". Biden ha poi ribadito "la piena solidarietà e il sostegno degli Stati Uniti a Israele e al suo popolo e ha ribadito il fermo impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele", conclude la nota.

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Biden non è d'accordo sull'ipotesi di colpire i siti nucleari iraniani

Joe Biden non è d'accordo con eventuali raid israeliani contro siti nucleari iraniani. Ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se li sosterrebbe, il presidente americano ha risposto secco: "No". Poi, prima di imbarcarsi sull'Air force one per la Carolina del Nord travolta dall'uragano Helene, ha affermato che ci sono discussioni in corso con gli israeliani sulla risposta all'attacco iraniano, che "deve essere proporzionata".

Hamas ha rivendicato l'attacco a Jaffa

Hamas ha rivendicato l'attacco a Jaffa, a sud di Tel Aviv, che ieri ha provocato la morte di sette persone e il ferimento di altre 16 in un tram e poi alla stazione. Hamas ha spiegato che i due uomini che hanno condotto l'attacco, Mohammad Mesek e Ahmed Himouni entrambi di Hebron, sono membri del gruppo. I due assalitori, uno dei quali armato con un fucile d'assalto, sono entrati in azione alla stazione ferroviaria di Jaffa iniziando a sparare all'impazzata. Sei delle sette vittime sono state identificate come Revital Bronstein, 24 anni, Ilia Nozadze, 42 anni, Shahar Goldman, 30 anni, Inbar Segev Vigder, 33 anni, Nadia Sokolenco, 40 anni, e Jonas Chrosis, 26 anni.

I due presunti assalitori-2

Netanyahu: "Siamo in guerra contro l'asse del male dell'Iran"

Primo discorso in televisione oggi di Benjamin Netanyahu dopo l'attacco dell'Iran contro Israele di ieri sera. ''Siamo nel mezzo di una dura guerra contro l'Asse del male dell'Iran che cerca di distruggerci'' ha detto. Ma ''questo non accadrà''. ''Vinceremo perché staremo insieme, con l'aiuto di Dio'', ha aggiunto.

Netanyahu ha "inviato le più sentite condoglianze alle famiglie dei nostri eroi caduti oggi in Libano'', gli otto militari, tutti di età compresa tra i 21 e i 23 anni, che hanno perso la vita nell'offensiva contro Hezbollah. ''Che Dio li vendichi e che il loro ricordo sia una benedizione".

Raid israeliano su Damasco

Un attacco aereo israeliano ha colpito il quartiere di Al-Mezzeh a Damasco, in Siria. Nello stesso sobborgo erano stati colpiti molti leader di alto rango delle milizie sciite iraniane e libanesi.
Israele: "Risponderemo all'attacco missilistico dell'Iran"

Israele: "Risponderemo all'attacco missilistico dell'Iran"

Il capo di stato maggiore Herzi Halevi: "I nostri nemici capiranno capacità di Israele"

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha visitato la base di Tel Nof, colpita dal raid missilistico iraniano e lancia un monito al regime di Teheran: "Abbiamo la capacità di raggiungere e attaccare qualsiasi punto del Medio Oriente. E quelli dei nostri nemici che fino ad ora non l'hanno capito, lo capiranno presto".

Dal G7 ferma condanna dell'attacco iraniano

I leader del G7 in una riunione presieduta da Giorgia Meloni hanno convenuto di lavorare congiuntamente per favorire una riduzione delle tensioni i Medio Oriente. Le basi diplomatiche di partenza sono l'applicazione della Risoluzione Onu 2735 a Gaza e della Risoluzione 1701 per la stabilizzazione del confine israelo-libanese.

"Nell'esprimere forte preoccupazione per l'escalation di queste ultime ore, è stato ribadito che un conflitto su scala regionale non è nell'interesse di nessuno e che una soluzione diplomatica risulta ancora possibile. I leader hanno concordato di mantenersi in stretto contatto", conclude il comunicato.

Almeno 8 soldati israeliani sono morti in azione in Libano

Almeno 8 soldati israeliani sono morti in azione in Libano

In Libano sono in corso incessanti combattimenti tra le forze armate israeliane e i miliziani di Hezbollah. Sarebbero almeno 8 i militari israeliani rimasti uccisi in azione nelle ultime 24 ore: l'Idf aveva in precedenza annunciato la morte di un militare israeliano negli scontri con i miliziani di Hezbollah nel sud del Libano.

A Nord del fiume Litani, lontano dalla linea demarcazione, il Libano è alle prese con la gestione degli sfollati provenienti dal Sud del paese: oltre un milione di persone avrebbero già lasciato le proprie case cercando rifugio dai combattimenti. La maggior parte degli sfollati sono siriani in fuga dalla guerra civile imperversata nel vicino paese mediorientale.

Israele pianifica una risposta all'Iran: "Danni significativi"

La risposta di Israele all'attacco missilistico dell'Iran avrà l'obiettivo di causare "danni finanziari significativi". Lo ha dichiarato una fonte israeliana al Times of Israel, aggiungendo che "la risposta dovrebbe arrivare presto". Una fonte diplomatica - scrive anche Haaretz - ha affermato che Israele sta considerando di esigere un "prezzo elevato" dall'Iran, che probabilmente si tradurrebbe in un attacco a infrastrutture strategiche, come impianti di petrolio o di gas. 

"Il mandato Unifil mai nemmeno iniziato, in 18 anni Iran ha armato Hezbollah al confine con Israele"

Come spiega il generale italiano Giorgio Battisti, il mandato della missione Unifil in Libano in pratica non è "mai iniziato, in quanto le milizie di Hezbollah hanno pesantemente fortificato e costruito innumerevoli siti di lancio di missili e razzi dal 2006 nei 20 chilometri tra la Blue Line e il fiume Litani".

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"Questa realtà ha portato i contingenti di Unifil (circa 10.000 uomini e donne di 50 Paesi, di cui oltre 1.000 italiani) a limitare le proprie attività ad interventi umanitari e a pattugliamenti nell'area di responsabilità, evitando comunque di entrare nei villaggi sciiti o in aree 'vietate' dalle milizie di Hezbollah" sottolinea Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico. "L'Iran, in questi 18 anni ha inviato consiglieri militari, consistenti carichi di armamenti in Libano attraverso l'Iraq e la Siria senza nessun impedimento, se non quello delle frequenti incursioni aeree israeliane ai convogli terrestri o sugli aeroporti siriani di arrivo dei voli cargo di Teheran".

La Germania chiede ai tedeschi di lasciare l'Iran

La Germania ha chiesto ai suoi cittadini di lasciare l'Iran. La sollecitazione a lasciare il Paese è arrivata subito dopo la notizia della convocazione dell'ambasciatore iraniano a Berlino da parte del ministero degli esteri tedesco.

l primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta tenendo una riunione sulla sicurezza a Tel Aviv per valutare che risposta dare dopo l'attacco missilistico dell'Iran di ieri sera. Assieme al premier ci sono il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, il direttore del Mossad, David Barnea, il capo di stato maggiore delle Idf, Herzi Halevi, e il ministro della Difesa, Yoav Gallant.

Oltre 60 persone sono morte per i raid israeliani a Gaza

Oltre 60 persone sono morte per i raid israeliani a Gaza

Gli attacchi militari israeliani nella Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 60 palestinesi durante la notte. Colpita una scuola che ospitava famiglie sfollate nelle aree di Khan Yunis nel sud dell'enclave. Almeno 41.689 palestinesi sarebbero rimasti uccisi e 96.625 feriti nella Striscia dal 7 ottobre.

Un soldato israeliano è stato ucciso in Libano

Un soldato israeliano è stato ucciso in Libano

Il capitano delle forze armate israeliane Eitan Itzhak Oster, 22 anni, è stato ucciso in combattimento in Libano. Eitan è la prima vittima dall'inizio dell'incursione. Aveva pubblicato un video prima di entrare in Libano: "Tutto il nord è bruciato e abbandonato. Conosco e sono consapevole dell'entità della responsabilità che grava sulle mie spalle".

Furiosi combattimenti imperversano nella zona irlandese della "Blue Line 

Nei combattimenti in corso vi sarebbero decine di feriti che vengono soccorsi in elicottero e trasportati in Israele.

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Secondo quanto si apprende cruenti combattimenti sarebbero in corso a Maroun al-Ras, 400 metri oltre la linea del confine internazionale, punto strategico in cima a una collina che domina l'area circostante.

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Durante la guerra del Libano del 2006 l'esercito israeliano aveva tentato di prendere la città per settimane, senza riuscirci.

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Che cosa è stato colpito dai missili iraniani

Che cosa è stato colpito dai missili iraniani

Nell'attacco di martedì notte portato dall'Iran a Israele con circa 180 missili balistici sono stati presi di mira basi militari, un centro di intelligence e un centro di ricerca nucleare.

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La maggior parte dei missili sono stati intercettati o sono atterrati in aree che il sistema di difesa antiaereo ha reputato non necessarie da difendere. In molti casi aree in pieno deserto. Rispetto all'attacco di aprile la proporzione di missili balistici rispetto alle armi utilizzate è stata maggiore e, di conseguenza, anche il danno causato. In particolare sono state colpite la base dell'aeronautica di Tel Nof, a sud di Rehovot.

Secondo l'esercito israeliano sarebbero però state danneggiati solo edifici amministrativi: "Non ci sono stati danni alle infrastrutture, agli aerei o alle persone".

La base di Nevatim, la "casa" degli F35 israeliani: i caccia erano decollati prima dell'attacco insieme a tutti gli aerei di rifornimento dell'aeronautica israeliana per essere messi al sicuro dall'attacco iraniano. 

I missili ipersonici ma con scarsa precisione, hanno colpito anche un edificio nel nord di Tel Aviv. Un attacco ha colpito anche una casa a Tel Sheva e una scuola a Gedera.

Israele ha diffuso le immagini delle operazioni nel Sud del Libano

Israele ha diffuso le immagini delle operazioni nel Sud del Libano

L'esercito israeliano ha diffuso le prime immagini delle operazioni di terra mirate condotte dalle formazioni di commando di paracadutisti in diverse aree del sud del Libano.

Dall'inizio della guerra sarebbero state distrutte più di 150 infrastrutture usate da Hezbollah, per lo più depositi di armi e postazioni di lancio di razzi.

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Iraq e Iran avvertono: "Bloccheremo esportazioni di gas e petrolio"

"Nemmeno una goccia di petrolio o di gas lascerà il Medio Oriente se ci sarà una guerra". Lo ha detto un alto funzionario iracheno minacciando che, se vi sarà una escalation del conflitto tra Israele e Iran, l'intera regione potrebbe entrare in guerra. L'Iran produce il 4% del petrolio del mondo. Questa mattina i prezzi del petrolio sono saliti di oltre il 2 per cento a causa delle crescenti preoccupazioni circa un possibile aumento delle tensioni in Medio Oriente: le quotazioni future sul Brent sono balzati a 75,19 dollari al barile.

Il regime iraniano ha minacciato che - in caso di un'ulteriore escalation del conflitto - potrebbe colpire le strutture petrolifere saudite e chiudere dello Stretto di Hormuz. Un gruppo di ministri dell'OPEC+, che include la Russia, si dovrebbe riunire oggi per aumentare la produzione di petrolio da dicembre di 180.000 barili al giorno al mese.

Israele ha dichiarato il segretario dell'Onu Guterres "persona non gradita"

Israele ha dichiarato il segretario dell'Onu Guterres "persona non gradita"

Il ministro degli esteri israeliano ha dichiarato che avrebbe impedito al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres di entrare nel paese per non aver "condannato inequivocabilmente" il massiccio attacco missilistico dell'Iran contro Israele.

"Chi non è in grado di condannare inequivocabilmente l'attacco criminale dell'Iran contro Israele non è idoneo a mettere piede sul suolo israeliano. Questo è un Segretario generale che odia Israele, che sostiene terroristi, stupratori e assassini. Guterres sarà ricordato come una macchia nella storia delle Nazioni Unite" ha detto il ministro Katz.

Meloni ha convocato una riunione urgente del G7

Meloni ha convocato una riunione urgente del G7

La premier Giorgia Meloni in apertura del Consiglio dei ministri ha reso noto che - in qualità di presidente di turno del G7 - ha convocato per questo pomeriggio una riunione a livello dei leader "alla luce dell'aggravarsi della crisi in Medio Oriente". "L'Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica" ha detto.
Kamenei accusa Usa e Ue: "Ecco il vero problema del Medio Oriente"

Kamenei accusa Usa e Ue: "Ecco il vero problema del Medio Oriente"

"La base dei problemi della regione è la presenza di forze come gli Usa e alcuni Paesi europei che in modo falso sostengono di difendere pace e tranquillità". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, nel suo primo discorso pubblico dopo l'attacco missilistico di Teheran contro Israele di ieri. "Sono profondamente addolorato, la perdita di Hassan Nasrallah (il leader dei miliziani libanesi Hezbollah) è un evento significativo. Tuttavia, questo lutto deve fungere da forza che ci spinge in avanti", ha aggiunto Khamenei, durante un incontro con studenti universitari.

"Israele pianifica una rappresaglia significativa"

Israele lancerà a giorni una "significativa rappresaglia" al massiccio attacco missilistico di ieri e potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno dell'Iran e altri siti strategici. A riferirlo sono funzionari israeliani citati da Axios. Molti funzionari israeliani - continua la stessa fonte - indicano gli impianti petroliferi iraniani come probabile obiettivo, ma alcuni parlano della possibilità di omicidi mirati o dell'eliminazione dei sistemi di difesa aerea iraniani.

L'Iran stava per causare un disastro aereo

Prima di lanciare i missili contro Israele Teheran non avrebbe chiuso lo spazio aereo ai voli civili. I passeggeri di un aereo di linea hanno filmato l'attacco a bordo di un volo diretto a Dubai. Tutti i missili hanno superato l'aereo di linea, ma le riprese hanno mostrato quanto l'Iran fosse vicino a provocare un incidente internazionale.

attacco iran aereo dubai

Hezbollah: respinte le truppe israeliane in una città a sud del Libano

Hezbollah afferma di aver affrontato stamattina le forze israeliane che erano entrate nella città libanese meridionale di Odaisseh e di averle respinte. In un messaggio su Telegram citato dai media arabi, la milizia sciita appoggiata dall'Iran scrive di essersi "scontrata" con i soldati di Israele, avergli "inflitto perdite" e averli "costretti a ritirarsi". Si tratterebbe del primo scontro diretto sul terreno tra Hezbollah e le Forze di difesa israeliane (Idf), negato fino a ieri da entrambe le parti. 

Netanyahu: "L'Iran ha fatto un grosso errore e lo pagherà"

"Il regime iraniano non capisce la nostra determinazione a difenderci e la nostra determinazione a rispondere ai nostri nemici. Ha commesso un grosso errore stanotte e lo pagherà". È uno dei passaggi del breve discorso pronunciato da Benjamin Netanyahu in apertura della riunione del gabinetto di sicurezza, durante la quale ha assicurato: "Lo capiranno. Chiunque ci attacchi, noi lo attaccheremo".

L'Iran minaccia: "Se Israele farà errori ridurremo Tel Aviv in cenere"

"L'Iran interrompe la sua operazione, ma se Israele intraprende nuove azioni, la nostra risposta sarà più potente". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. "Siamo stati capaci di distruggere Tel Aviv e Haifa durante i nostri attacchi missilistici di ieri - ha avvertito l'ex comandante della Forza Qods Ahmad Vahidi -, ma se il regime israeliano commette un errore, potremmo cambiare idea e ridurre Tel Aviv in cenere in una notte".

Italia: "L'Onu rafforzi il mandato Unifil"

"L'Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica, anche in qualità di presidente di turno del G7, per la stabilizzazione del confine israelo-libanese attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701. In questo quadro, l'Italia invita il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere in considerazione un rafforzamento del mandato della missione Unifil al fine di assicurare la sicurezza del confine tra Israele e Libano in attuazione delle vigenti risoluzioni dell'Onu". È quanto si legge in una nota del governo, al termine del vertice di Palazzo Chigi sulla crisi Iran-Israele.

L'Italia condanna l'attacco iraniano e lancia un appello per evitare ulteriori escalation

!Nel condannare l'attacco iraniano a Israele, il Governo italiano esprime profonda preoccupazione per gli sviluppi in corso e lancia un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali, chiedendo di evitare ulteriori escalation". È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi al termine del vertice urgente convocato da Giorgia Meloni "alla luce dell'aggravarsi della crisi in Medio Oriente", cui ha partecipato anche, l'ambasciatore d'Italia in Israele, Luca Ferrari

Israele minaccia: "Continueremo a colpire con forza anche stanotte"

L'aeronautica israeliana "continua a operare a pieno regime e anche stasera continuerà a colpire con potenza in Medio Oriente, come è avvenuto nell'ultimo anno". Lo ha detto il portavoce delle Idf Daniel Hagari, rivendicando che contro l'attacco iraniano "i sistemi di difesa aerei americano e israeliano hanno operato in modo efficace, c'è stata una stretta cooperazione nel rilevamento e nell'intercettazione" dei missili lanciati dall'Iran.

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Una persona è stato uccisa nell'attacco iraniano

C'è una vittima dell'attacco iraniano a Israele. Si tratta di un palestinese di 38 anni, colpito da una scheggia di un missile intercettato a Gerico, in Cisgiordania. Lo ha reso noto un portavoce dell'Autorità palestinese per la difesa civile.
 

L'Iran ha colpito i carri armati di Israele a Gaza

La televisione di Stato iraniana ha riferito che alcuni missili balistici lanciati dalle Guardie della Rivoluzione islamica hanno preso di mira i carri armati israeliani dislocati nel cosiddetto corridoio di Netzarim, creato per dividere la parte settentrionale di Gaza da quella meridionale nei primi giorni dell'offensiva israeliana nell'enclave.

Secondo quanto riferito, le Guardie della Rivoluzione islamica hanno dichiarato che l'iniziativa ha avuto "successo" e ha accusato l'esercito israeliano di aver imposto una forte censura sulle notizie. Non è stato possibile - afferma 'Al Jazeera' - verificare in modo indipendente l'affermazione delle Guardie della Rivoluzione islamica.

"L'Iran è in stato di guerra"

"L'Iran è ora in stato di guerra". È quanto ha dichiarato il ministero dell'Intelligence iraniano avvertendo che Teheran affronterà i Paesi che dovessero sostenere Israele. Prima degli attacchi missilistici su Israele, Teheran avrebbe avvisato Mosca, secondo quanto reso noto da alti funzionari iraniani alla Reuters. Un alto funzionario iraniano ha aggiunto che gli Stati Uniti erano stati allertati dall'Iran tramite canali diplomatici "poco prima dell'attacco".

A Beirut festeggiamenti per l'attacco iraniano

La gente sta festeggiando a Beirut per l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele. Lo riporta al Jazeera, che scrive che nella capitale libanese vengono sparati senza sosta colpi di arma da fuoco e fuochi d'artificio. I sostenitori di Hezbollah celebrano il lancio da parte dell'Iran del secondo attacco nella storia del Paese dopo la rivoluzione del 1979, ricorda l'emittente del Qatar.

Sono otto i morti nell'attentato di Jaffa

Sono otto i morti e diversi altri i feriti nell'attentato a Jaffa, a Tel Aviv, dove  due uomini hanno aperto il fuoco contro le persone ferme in attesa di una metropolitana di superficie. Lo rendono noto i media israeliani, citando il servizio di primo soccorso. I due assalitori entrati in azione alla stazione ferroviaria sono stati neutralizzati dalle forze di sicurezza.

I due presunti assalitori-2

Riaperto lo spazio aereo: "Nessun'altra minaccia dall'Iran"

Lo spazio aereo israeliano è stato riaperto dopo la conclusione dell'attacco missilistico iraniano. Lo ha annunciato l'autorità aeroportuale israeliana. "Non sono state individuate nello spazio aereo di Israele altre minacce provenienti dall'Iran", ha stabilito l'Idf in consultazione con il Comando centrale americano, ha reso noto il portavoce delle forze israeliane, Daniel Hagari.

Attacco a Israele: finora segnalati solo due feriti

Secondo quanto riferito dal Magen David Adom, il servizio israeliano di prima emergenza e soccorso, l'attacco missilistico dell'Iran ha provocato finora solo due feriti. Si tratta di due persone colpite da alcune schegge a Tel Aviv. Altre persone hanno riportato solo lievi ferite causate da cadute o sono state colte da attacchi d'ansia. Intanto il comando del Fronte Interno dell'esercito ha diffuso un messaggio per informare i civili che possono uscire dai rifugi antiaerei.

"L'attacco a Israele è una rappresaglia per la morte dei leader di Hamas ed Hezbollah"

Le Guardie rivoluzionarie iraniane, il corpo principale dell'esercito iraniano, hanno affermato che la raffica di missili lanciati dall'Iran contro Israele è una rappresaglia per l'uccisione dei leader dei loro principali alleati, ovvero Hezbollah e Hamas. L'Iran ha colpito Israele per vendicare la morte di Hamas Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas ucciso a Teheran a luglio, e per i raid che hanno portato alla morte del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah e del vicecomandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane Abbas Nilforoushan.

Secondo la Reuters sarebbero stati lanciati circa 200 missili verso Israele. Si tratta dunque di un attacco molto esteso. In alto un altro video che mostra i razzi che piovono verso il territorio israeliano. L'account ufficiale della missioni iraniana presso l'Onu scrive invece in un tweet che "la risposta legale, razionale e legittima dell'Iran agli atti terroristici del regime sionista, che hanno coinvolto cittadini e interessi iraniani e violato la sovranità nazionale della Repubblica islamica dell'Iran, è stata debitamente eseguita". 

Bloccati tutti i voli in Israele e Iraq

Israele ha bloccato i voli in entrata e in uscita dal Paese. Anche l'Iraq ha chiuso il suo spazio aereo, riporta Reuters. Poco fa la radio dell'esercito israeliano aveva annunciato che tutti i decolli e gli atterraggi all'aeroporto internazionale Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, erano stati interrotti. In alto un altro video dei missili partiti dall'Iran. 

Missili anche dal Libano

Alcuni missili lanciate dall'Iran sarebbero stati intercettati sui cieli di Amman, in Giordania. Le intercettazioni hanno provocato forti boati. Intanto per Israele arriva un altro pericolo da nord. Hezbollah avrebbe a sua volta lanciato dei missili proprio mentre il Paese fronteggia l'attacco iraniano. Vaste aree di Israele sono interessate dall'attacco di Hezbollah, scrive il sito di notizie YNet.

I missili avvistati a Gerusalemme: lampi nel cielo e rumori di esplosioni

Secondo le prime informazioni poco dopo le 19.30 (ora locale) i missili lanciati dall'Iran sono stati avvistati a Gerusalemme. Molti razzi, scrive il Guardian, hanno proseguito la loro traiettoria verso la costa e il centro di Israele, accompagnati da rumori di bombe in lontananza. Ai margini della Città Vecchia, molti si sono fermati a guardare i missili che volavano sopra la loro testa, in quello che sembra essere stato un attacco senza precedenti.

Appena 10 minuti dopo la prima raffica c'è stato un secondo attacco. Questa volta, riferiscono i testimoni, i razzi sembravano andare in una direzione diversa. 

L'Iran ha lanciato dei missili verso Israele

L'Iran avrebbe già lanciato dei razzi verso Israele. Lo riferiscono le forze di difesa israeliane che invitano la popolazione a portarsi nei rifugi antiaerei. 

Attacco a Tel Aviv, in azione due uomini armati: dieci feriti di cui due in condizioni critiche

Attacco con diversi feriti a Tel Aviv. Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto a Jerusalem Street, nella zona di Jaffa, ma la polizia parla già di "sospetto attacco terroristico". Secondo le prime informazioni ad agire sarebbero stati almeno due uomini armati. Ci sono almeno 10 feriti di cui due in condizioni critiche. 

L'attacco a Tel Aviv-2

Almeno due assalitori, uno dei quali armato con un fucile d'assalto, sono entrati in azione alla stazione ferroviaria di Jaffa, come si vede dalle riprese delle telecamere di sorveglianza. Molte persone sono rimaste ferite, fra cui due in modo grave, scrive The Times of Israel.

Hagari: "L'attacco dell'Iran sarà probabilmente su larga scala"

Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari ha detto in conferenza stampa che l'attacco dell'Iran sarà probabilmente su larga scala. "Stiamo seguendo seriamente la minaccia" ha affermato. "Chiediamo alla popolazione di seguire le linee guida dell'Home Front Command. Il fuoco proveniente dall'Iran potrebbe avere una portata ampia", ha affermato in una conferenza stampa. "Quando suona una sirena - ha aggiunto Hagari -, vi verrà chiesto di entrare in un'area protetta e di rimanerci fino a diverso avviso". 

Daniel Hagari Ap Photo via LaPresse

Sul fatto che l'Iran attaccherà tra poche ore non sembrano esserci più dubbi. Un funzionario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha detto a Sky News Arabia che l'Iran ha informato le "parti internazionali" su tempistica e portata dell'attacco. Secondo quanto riporta un giornalista dell'Axios con sede negli Stati l'Iran potrebbe attaccare Israele con missili balistici in grado di raggiungere gli obiettivi entro 12 minuti, e non con droni o missili da crociera che impiegano più tempo.

Una forte esplosione è stata avvertita a Tel Aviv

L'esplosione sentita questa sera nella capitale israeliana è stata provocata da un ordigno lanciato dal Libano sul centro di Israele e caduto in un'area aperta. Lo rende noto l'esercito israeliano. Le sirene non sono state attivate in base al protocollo che non lo prevede se razzi o missili cadono esplodendo in aree non abitate.

L'esercito ha chiesto agli abitanti di rimanere "nei pressi" dei rifugi antiaerei o di altre aree protette fino a nuovo avviso.

"Imminente un attacco missilistico dell'Iran a Israele"

Gli Stati Uniti hanno indicazioni che l'Iran si stia preparando a lanciare un attacco missilistico contro Israele. Dalla Casa Bianca fanno sapere che si stanno attivamente supportando i preparativi per difendere Israele. "Un attacco militare diretto a Israele da parte dell'Iran comporterebbe gravi conseguenze per l'Iran" ha detto un funzionario.

Gli ufficiali Usa ritengono che l'Iran possa lanciare un attacco missilistico dopo il tramonto in Medio Oriente: nell'attacco potrebbero essere impiegati anche droni e missili da crociera, come avvenuto nell'attacco dello scorso aprile che Israele ha per lo più sventato insieme agli alleati.

Tra gli obiettivi vi sarebbero tre basi dell'aeronautica e un quartier generale dell'intelligence a nord di Tel Aviv. Missili balistici ci mettono 12 minuti ad arrivare in Israele dall'Iran, i missili da crociera due ore e nove i droni.

"Siamo nel mezzo di una campagna contro l'asse del male iraniano. Dobbiamo restare uniti. Resisteremo insieme nei giorni difficili che ci attendono" ha detto in un breve video il premier israeliano Benjamin Netayahu.

L'esercito israeliano mostra i tunnel di Hezbollah in Libano

L'esercito israeliano ha mostrato le immagini di una rete di tunnel scoperta all'interno di un'abitazione civile a Mis al-Jabal, nel Libano meridionale. Secondo il portavoce delle forze armate di Tel Aviv, le operazioni in Libano sono iniziate da tempo con infiltrazioni di truppe antiterrorismo nei villaggi di frontiera. Sarebbero stati trovati anche i piani di battaglia per "la conquista della Galilea".

hezbollah libano

 "Per decenni Hezbollah ha costruito infrastrutture terroristiche e di combattimento nei villaggi vicino al confine, attraverso le quali intendeva penetrare nel territorio israeliano e portare a termine un piano simile a quanto realizzato da Hamas il 7 ottobre nei villaggi israeliani al confine con Gaza" spiega l'Idf.

Dall'inizio del conflitto sarebbero state condotte decine di operazioni terrestri in Libano, distruggendo tunnel sotterranei, arsenali e infrastrutture militari. Le operazioni sono state rese possibili grazie a informazioni raccolte nel corso di anni.

Un anno in Israele sotto le bombe

Tutte le zone che sono state colpite in Israele dai miliziani filo iraniani

Israele ha alzato il livello di allerta e restrizioni in tutto il paese

In vaste aree di Israele - inclusa Gerusalemme - sono state elevate pesanti restrizioni per la sicurezza dei cittadini: le attività didattiche nelle scuole sono autorizzate solo in presenza di strutture che possono garantire protezione e disponibilità di bunker. Sono limitate riunioni e assembramenti, con un limite di massimo 30 persone in spazio aperto e fino a 300 persone negli edifici. Sarà possibile lavorare solo nelle aziende che garantiscono luoghi sicuri. 

Il timore degli apparati di sicurezza israeliani è che - con l'escalation in corso in Libano e il protrarsi dei combattimenti a Gaza e i disordini nel West Bank - possano ripetersi nuovi raid missilistici dal Libano, dalla Siria, dallo Yemen e dall'Iran, così come attentati terroristici. 

Distrutta in raid sede di tv di Hezbollah

La sede dell'emittente televisiva Al-Sirat, vicina a Hezbollah, è stata distrutta in un raid aereo israeliano condotto nelle scorse ore a sud di Beirut. Lo riferisce l'agenzia di stampa turca Anadolu spiegando che, prima di condurre l'attacco, l'esercito israeliano ha ordinato al personale di andarsene. Secondo le Idf la sede della tv veniva utilizzata per produrre "mezzi di combattimento". Hezbollah ha negato di utilizzare strutture civili per conservare le armi, compreso il palazzo che ospitava Al-Sirat tv e che è stato colpito. Il raid non ha causato vittime.

Israele ha invitato i civili libanesi a evacuare il quartiere sud di Beirut

L'esercito israeliano ha invitato i civili libanesi a evacuare diverse zone di Dahye, sobborgo meridionale di Beirut e roccaforte di Hezbollah, obiettivo di intensi bombardamenti.

Contestualmente è stato inviato un ordine di evacuazione per diversi villaggi nel sud del Libano. L'unica area indicata come sicura da Israele è a nord del fiume Awali, a circa 60 chilometri dal confine con Israele: più del doppio della distanza rispetto al fiume Litani, che segna il confine settentrionale di una zona cuscinetto dichiarata dalle Nazioni Unite dopo la guerra del 2006. 

Meloni chiama il presidente del Libano: "Impegno per il cessate il fuoco"

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Primo Ministro del Libano, Najib Mikati. Nel rinnovare la vicinanza dell'Italia al Libano e al popolo libanese e nel ricordare i primi aiuti immediati alla popolazione civile stanziati ieri dal Governo, il presidente del Consiglio ha ribadito l'impegno italiano per un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica al conflitto che permetta agli sfollati di tornare alle proprie case. L'Italia, anche quale Presidenza di turno del G7, continuerà a lavorare per una de-escalation a livello regionale. Il presidente Meloni ha infine ricordato il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all'interno della missione Unifil, sottolineando l'importanza della loro sicurezza.
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