Venerdì, 11 Ottobre 2024
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Valorizzazione della lingua siciliana: protocollo d’intesa tra Leo Club e associazione Cademia

Passione, studio e lavoro per regolamentare e promuovere il riconoscimento del dialetto a livello regionale e nazionale

Su proposta di Turi Lo Sardo, vicepresidente del Leo Club Agrigento Host, con l’accordo del presidente Francesco Bonfiglio e anche alla presenza del segretario Marta Castelli, è stato siglato un protocollo d’intesa tra il Leo Club cittadino e la nota associazione Cademia Siciliana,

rappresentata dal referente locale Alessio Mistretta. Gli attivisti di Cademia Siciliana, fondata nel 2016, si occupano di attività di ricerca ed educazione sulla lingua siciliana, mettendo a disposizione passione, studio e lavoro per regolamentare e promuovere il riconoscimento del siciliano a livello regionale e nazionale. Il siciliano, infatti, non è un dialetto ma una lingua che si è evoluta dal latino, così come l’italiano. Dal punto di vista legislativo, lo Stato italiano tutela dodici minoranza linguistiche tra cui il friulano e il sardo. Ma non il siciliano.

“I ragazzi di Cademia Siciliana fanno un lavoro lodevole e meraviglioso – afferma Turi Lo Sardo – perché la lingua siciliana merita di essere conosciuta da tutti noi e riconosciuta dalla Regione Siciliana e dallo Stato. Non dimentichiamoci che il siciliano è frutto delle influenze linguistiche dei popoli che hanno governato la Sicilia, dai greci ai romani, poi arabi, normanni, spagnoli e così via. Insieme alla cucina e alle varie forme d’arte, rappresenta la nostra cultura e storia, ad esempio la storica unione, anche linguistica, tra Sicilia e Malta”

“Ciò che muove la Cademia Siciliana – dice Alessio Mistretta - è la consapevolezza che ci sia ancora la possibilità di fare qualcosa di pratico. È infatti sufficiente immergersi nelle realtà quotidiane per notare il grande numero di persone che tengono alla lingua siciliana, anche senza battersi in prima persona come nel caso di chi è parte di associazioni e gruppi culturali: contribuisce anche chi, semplicemente, non si lascia condizionare dallo stigma sociale e difende il siciliano ed il suo utilizzo, adoperandolo per comunicare pure al di fuori dei contesti famigliari e casalinghi. Aleggia molto pregiudizio, ma non è di certo un ostacolo: è anzi ciò che spinge chi si occupa di questo attivismo a promuovere le idee, puntando a fornire dei differenti punti di vista che possano, un futuro, portare addirittura ad un riconoscimento ufficiale”.

Questo accordo porterà fruttuose collaborazioni tra le due associazioni, anche per favorire il bilinguismo, infatti oltre all’italiano non bisogna vergognarsi di parlare, scrivere ed usare correttamente il siciliano. Diverse iniziative saranno presentate nei prossimi mesi, soprattutto nell’ottica di Agrigento 2025, coinvolgendo anche l’amministrazione comunale di Agrigento. Con l’occasione il Leo Club agrigentino e Cademia Siciliana si rivolgono unitamente alla Regione siciliana, allo Stato e all’Unione europea per lavorare a favore dell’ufficializzazione del siciliano, così come già avvenuto per le altre lingue minoritarie in Italia ed Europa.

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