Il sasso in bocca
Girato a Ragusa |
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Anno | 1970 |
Durata | 105 min |
Colore | colore con inserti B/N |
Audio | sonoro |
Genere | drammatico |
Regia | Giuseppe Ferrara |
Sceneggiatura | Giuseppe Ferrara – Michele Pantaleone |
Produttore | Gigi Martello per Cine 2000 |
Musiche | Vittorio Gelmetti |
Interpreti e personaggi | |
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Il “sasso in bocca” è lo sfregio che la mafia compie sul cadavere di un affiliato che ha rivelato segreti ad estranei.
La mafia moderna ha le sue radici storiche e sociologiche nella nascita del capitalismo americano ai tempi dell’elezione di Roosvelt, mediante l’instaurazione di particolari rapporti tra la mala americana e zone mafiose della Sicilia.
Le lotte sindacali, il proibizionismo, gangsterismo e potere politico, sono i poli che, negli Stati Uniti, risentono fortemente di analogie con la situazione italiana. Tale parallelismo è dimostrato dal viaggio in Sicilia di Mussolini, dai contatti dello stesso con Vito Genovese e dalle repressioni superficiali allora demandate alle forze di polizia.
Lo sbarco degli Alleati nell’isola italiana trova un appoggio nella mafia, che se ne vale per imporre nell’immediato dopoguerra i movimenti separatisti, la lotta ai sindacati, la violenza religiosa, il banditismo e le coercizioni elettorali.
Fallito il tentativo di condurre la mafia, mediante il separatismo, a potere legale, la meta viene raggiunta occultamente e di fatto con l’alleanza ad alto livello tra mafia e potere capitalistico. I metodi e le sottili ramificazioni della mafia divengono strumento di terrore e di potenza.
Lo dimostrano le scoperte degli inquirenti in Sicilia e negli Stati Uniti: stessi sistemi, stessa omertà. “Cosa nostra”, in America, domina dall’alto con Anastasia e Genovese; la mafia, in Sicilia, ha il suo potere nei mercati nell’edilizia, nella droga con esponenti come Calcedonio di Pisa e Angelo La Barbera.