Lauro (Italia): differenze tra le versioni

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Versione delle 21:18, 5 ott 2008

Template:Comune Lauro è un comune di poco più di 3500 abitanti della provincia di Avellino, nella bassa Irpinia.


Le origini

Le più antiche testimonianze dell'agglomerato laurenze risalgono all'età romana. Dal Medioevo all'età napoleonica Lauro fu un importante feudo marchesale e la sua posizione strategico-militare nel vallo di Lauro fu lungamente oggetto di contesa nell'avvicendamento e consolidamento delle varie dinastie in Campania. Lauro fu dominio del principato di Benevento e poi di quello di Salerno e di Capua. I normanno lo conquistarono nel 1057 con Riccardo I Dregngot, conte di Aversa; fu poi elevata a contea da Ruggiero il Normanno per essere donata a Roberto Sanseverino tra il 1115 ed il 1119. Lauro rimase feudo dei Sanseverino fino al 1212, quando entrò in possesso di Federico II di Svevia, il quale la donò prima a Pietro di Sangermano e poi a Giovanni di Lauro. Nel 1232 la contea tornò ai Sanseverino e appartenne in seguito a Guglielmo di Beaumont, a Bertrando Del Balzo, conte di Avellino, ed infine agli Orsini conti di Nola, che la conservarono fino a quando ad Enrico Orsini furono confiscati i beni per aver preso parte alla congiura dei Baroni contro Carlo V. Nel 1541 Lauro fu venduta per circa 12.000 ducati a Scipione Pignatelli mentre nel 1632 venne acquisita dai marchesi Lancellotti che la tennero fino all'abolizione della feudalità (1806). Nel 1799, l'intero abitato uscì quasi indenne dall'incendio appiccato dalla truppe francesi, giunte nel Vallo per punire la posizione assunta dalla popolazione nei confronti della Repubblica Partenopea. La storia di Lauro conserva anche il ricordo romantico di Umberto Nobile, professore ordinario di Costruzioni Aeronautiche dell'Università di Napoli, generale dell'Aeronautica Italiana (Corpo Ingegneri) progettista nativo del comune ed autore, nel 1926 e nel 1928 di due straordinarie imprese aeronautiche al Polo Nord realizzate a bordo di dirigibili di sua creazione.


Principali monumenti

Castello Lancellotti''' Di Origine longobarda-normanna il castello è citato per la prima volta in un documento del 976. Fu incendiato dei francesi nel 1799. L'edificio, che appare oggi cosi come fu ricostruito nel 1872 dal principe Filippo Massimo Lancellotti, fu inaugurato in quello stesso anno nel giorno della festa dei santi patroni il 25 agosto, e si presenta in uno stile architettonico composito gotico, rinascimentale, neoclassico, barocco. Il castello si erge in un piccolo ed elegante giardino dell'Ottocento, con al centro una fontana circolare, che in precedenza faceva parte di un grande parco seicentesco poi distrutto durante gli eventi del 1799. Alla destra del portale ligneo rinascimentale, è la scuderia che conserva una notevole statua seicentesca. Sul fondo un piccolo portale introduce al giardino segreto, mentre alle spalle sono situati la cappella di famiglia e parte degli appartamenti privati. Di fronte al viale un breve ponte unisce la corte alla dimora

'''Palazzo Pignatelli''' L'edificio, che ha subito grandi cambiamenti e trasformazioni attraverso i i secoli è famoso per le sue grottesche di tipo vasarian.L'edifico è sede di due musei quello dedicato all'esploratore Umberto Nobile e quello di arte naifs. Il museo Nobile conserva strumenti ed indumenti serviti per entrambe le spedizioni polari,l'archivio dei grafici e dei progetti,onorificenze decorazioni, targhe e diplomi e infine uno dei cimeli più significativi il famoso "brogliaccio", il libro di bordo del Norge che contiene la famosa pagina con m'annotazione dell'arrivo al Polo.L'altro sito è quello dell'arte naifs arricchito negli anni dale opere del miniaturista Giovanni Galli ,ma oggi le collezioni sono andate disperse e la sezione naifs soppressa. C'è da aggiungere che anche il museo Nobile da diversi anni è chiuso per lavori di sistemazione non ancora ultimati.

'''Palazzo del Cappellano o Palazzo dei Tufi''' Il palazzo si trova in località Preturo e fu commissionato da Giovanni Del Cappellano, vescovo di Bovino, e costruito tra il 1513 ed il 1529. Di grande semplicità, è questo l'esempio più integro di architettura rinascimentale in Campania. Molto interessante la facciata in bugnato di tufo grigio, a cuscino nella parte inferiore e a punta di diamante in quella superiore, al centro del quale apre un grosso androne, anch'esso in tufo.

'''Palazzo della mastrodattia''' Sulle sue remote origini non ci sono notizie. Qui veniva amministrata la giustizia e si redigevano gli atti ufficiali legali, da cui il nome di Mastrodatta, cioè dei maestri d'atti. L'edificio era inoltre corpo feudale dell'Università di Lauro e sede dell'archivio, che andò anch'esso distrutto il 30 aprile del 1799 per mano dei francesi. La facciate presenta due piani con balconi, cui fanno da cornice lesene con capitelli e architrave, con la torretta dell'orologio al centro della sommità

'''Ex chiesa delle Rocchettine di Gesù e Maria e Santissima Trinità...'''

Al quattrocento e Cinquecento appartengono la chiesa e i tre piani del monastero, la cucine antistanti la sala e la cornice circolare della cupola. Al settecento risale gran parte del complesso nella sua attuale configurazione con gli stucchi. Al periodo ottocentesco si associa l'ex Monastero della Santissima Trinità; ultimamente la chiesa è stata restaurata e restituita alla cittadina. All'interno vi è conservata una tela di Angelo Mozzillo, raffigurante Sant'Agostino e Santa Scolastica

'''Chiesa di Santa Maria della Pietà...'''

Già esistente nel XII secolo, fu ricostruita e restaurata più volete nel corso dei secoli. Incendiata dalle truppe repubblicane francesi nell'aprile del 1799, venne restaurata dalla confraternita, Santae Mariae Pietati. Conserva un interessante ciclo di affreschi commissionati dalla famiglia De Cappellano (sec. XV) che ripropongono episodi della vita di Cristo (la circoncisione, la presentazione al tempio, il battesimo di Gesù nel Giordano, il Redentore ed alcune figure di oranti). Singolare la figura del Cristo immerso nelle acque del Giordano, completamente nuda.

Collegiata di Santa Maria Maddalena...

La collegiata sorgeva, prope… castum in locofellino eretta in una zona bassa del paese, era soggetta a continui allagamenti, per cui nel corso del XVI secolo fu ricostruita in un luogo più elevato lungo la cinta muraria del castello. Incendiata durante il 1799 dai francesi, fu restaurata nel corso dell'Ottocento. Attualmente la collegiata, sconsacrata, è utilizzata come auditorium e sala convegni.

'[[Via Terra...' ]] Via Terra è l'antica e suggestiva stradina che attraversa una parte del borgo medievale, tra la rocca del castello e l'antica cinta muraria. Lungo il percorso si possono ancora osservare elementi architettonici riferibili al XI e XII secolo, periodo della signoria dei Sanseverino.

'''Arco o porta di Fellino...'''

Risalente al XVII secolo, fu restaurata e corredata di orologio nel 1789. Realizzato in pietra bianca, larco poggia su possenti pilastri a sezione quadrangolare, con cornici condonate, e sorregge al di sopra dell'architrave una struttura in cui si inquadra il grande orologio a due facce. L'arco consente l'accesso al centro storico di Lauro.

'''Villa Imperiale romana - terme - ...'''

Si tratta di un imponente complesso termale che risale al I sec. a.C., disposto su vari livelli, ancora oggi ben conservati, tra essi il frigidarium (stanza del bagno freddo) il calidarium (stanza del bagno caldo) ed un tepidarium (ambiente di attesa). Conserva anche preziosi mosaici di madreperla e conchiglie azzurre.


[[Torre Civica... ]] Risale al XIII secolo, ma fu completamente ricostruita durante la metà dell'ottocento e dopo il sisma del 1980. Ha forma quadrangolare e nel Medioevo era una delle porte della cinta muraria che racchiudeva il borgo sottostante il castello. Murale Naif...'''

Lauro è uno dei circa settanta paesi dipinti d'Italia, caratteristica questa che lo rende un itinerario turistico alternativo. Tra questi centri però, Lauro è l'unico a vocazione completamente naif. Dal 1976 durante il periodo estivo, arrivano artisti italiani e stranieri che vengono ospitati nella cittadina irpina per dipingere le loro opere. I murales che si susseguono da una parte all'altra del paese, sono una sessantina circa, e fanno di Lauro una meravigliosa tavolozza, un museo a cielo aperto

Personalità nate a Lauro

Umberto Nobile-Generale-esploratore-costituente Antonio Fuselli-Direttore della Banda della Polizia di Stato Pellegrino Bossone- Direttore della Banda della Polizia di Stato Matteo Guido Sperandeo - Vescovo delle Diocesi di Muro Lucano e Teano Calvi

Associazioni,Movimenti,Partiti

Azione Cattolica Italiana - (resp. Gianfranco Dalia,Maria Sangermano,Bianca Corcione) Ass. Pro Lauro - (pres. Pasquale Colucci) Pro Loco Bella Lauro - (resp. Federico Ferraro) Croce Rossa Italiana - Caritas - (resp. Salvatore Mazzocca) Dame di carità vincenziana - (ref. Etta Lombardi) Schola Cantorum - (M° Salvatore Sntaniello) Coro dei Bambini di Cristo - (M° MElisa Scibelli) Cantori del Vallo di Lauro - (M° Fania Nella Lauro) Accademia Musicale "Claudio Monteverdi" - (M° Fania Nella Lauro) Accademia Musicale "Giacomo Puccini" - (M° Gianluca Buonfiglio) Apostolato della Preghiera Coldiretti - (ref. Raffaele Boglione) Cisl - (Ignazio Romano) Rinnovamento Carismatico - (ref. Giacinto Bossone) Partito della Rifondazione Comunista - (resp. Gaetano Amato) Partito dei Comunisti Italiani - (resp. Giacinto Bossone) Partito Democratico - Alleanza Nazionale - (comm. Salvatore Santaniello) Udeur - (Ref.Pasquale Bossone) Forza Italia (coord. Antonio Ventre) UDC - (ref Antonio Bossone) Partito Socialista - (Ref Alessandro Ferraro) Sinistra Democratica - (coord. Giacomo Corbisiero)

Iniziative-Eventi

Uno dei maggiori eventi era rappresentato dal contenitore estivo Dafnee, che prevedeva spettacoli teatrali al castello,concerti mostre e cultura ma da alcuni anni a causa di una politica scellerata questa programmazione è stata sospesa. I Biancovestiti periodo pasquale (da ampliare) Lumina in castro (a cura della pro lauro) visite guidate al Castello lancellotii di sera in un'ambientazione unica ed irripetibile,accompagnati da spettacoli medievali e degustazioni di prodotti tipici.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Amministrazione comunale

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  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.