O mia bela Madunina: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sistemo fonti
Storia: +fonti
Riga 31: Riga 31:


== Storia ==
== Storia ==
Nel 1934 [[Giovanni D'Anzi]], milanese di origine meridionali, lavorava come [[pianista]] e [[cantante]] al Pavillon dorè, una sala al piano interrato del [[teatro di varietà]] [[Teatro Trianon (Milano)|Trianon]] di Milano. La città continuava ad assorbire forza lavoro dalle zone rurali di varie [[Regioni d'Italia|regioni]] della [[penisola italiana]] e, tra queste, dall'[[Italia meridionale]]. A D'Anzi capitava spesso di avere tra il proprio pubblico persone di origini meridionali che gli chiedevano di suonare canzoni della [[Canzone napoletana|tradizione napoletana]] o del [[Musica tradizionale italiana|sud Italia]]. Poco dopo, in una notte d'ottobre, compose questa canzone, e la eseguì a sorpresa al termine di uno spettacolo con repertorio partenopeo e romano.<ref name=Trianon>{{cita web|autore= Andrea Pietrantoni|titolo=Milano e i teatri perduti: Trianon-Mediolanum, alle Maschere e Poliziano|sito=Sipario|data=16 maggio 2016|url=https://www.sipario.it/attualita/i-fatti/item/10004-milano-e-i-teatri-perduti-trianon-mediolanum-alle-maschere-e-poliziano.html|accesso=19/04/2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240419092546/https://www.sipario.it/attualita/i-fatti/item/10004-milano-e-i-teatri-perduti-trianon-mediolanum-alle-maschere-e-poliziano.html|urlmorto=no}}</ref> Scrisse e compose così ''Madonnina'', per la prima volta senza l'aiuto del suo [[paroliere]] di fiducia [[Alfredo Bracchi]]. Il testo della canzone è scritto in un [[Dialetto milanese|milanese]] a tratti un po' approssimativo, con qualche italianismo: per esempio il termine ''dominet'' (cioè "domini", voce del verbo "dominare") è inesistente nel dialetto ambrosiano.
Nel 1934 [[Giovanni D'Anzi]], milanese di origine meridionali, lavorava come [[pianista]] e [[cantante]] al Pavillon dorè, una sala al piano interrato del [[teatro di varietà]] [[Teatro Trianon (Milano)|Trianon]] di Milano. La città continuava ad assorbire forza lavoro dalle zone rurali di varie [[Regioni d'Italia|regioni]] della [[penisola italiana]] e, tra queste, dall'[[Italia meridionale]]. A D'Anzi capitava spesso di avere tra il proprio pubblico persone di origini meridionali che gli chiedevano di suonare canzoni della [[Canzone napoletana|tradizione napoletana]] o del [[Musica tradizionale italiana|sud Italia]]. Poco dopo, in una notte d'ottobre, compose questa canzone, e la eseguì a sorpresa al termine di uno spettacolo con repertorio partenopeo e romano.<ref name=Trianon>{{cita web|autore= Andrea Pietrantoni|titolo=Milano e i teatri perduti: Trianon-Mediolanum, alle Maschere e Poliziano|sito=Sipario|data=16 maggio 2016|url=https://www.sipario.it/attualita/i-fatti/item/10004-milano-e-i-teatri-perduti-trianon-mediolanum-alle-maschere-e-poliziano.html|accesso=19/04/2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240419092546/https://www.sipario.it/attualita/i-fatti/item/10004-milano-e-i-teatri-perduti-trianon-mediolanum-alle-maschere-e-poliziano.html|urlmorto=no}}</ref> e compose senza l'aiuto del suo [[paroliere]] di fiducia [[Alfredo Bracchi]]. Il testo della canzone è scritto in un [[Dialetto milanese|milanese]] a tratti un po' approssimativo, con qualche italianismo: per esempio il termine ''dominet'' (cioè "domini", voce del verbo "dominare") è inesistente nel dialetto ambrosiano.


Nell'aprile 2020 il titolo del brano nonché prima frase del ritornello, notissimo ai milanesi e non solo, è stato scelto dall'arcivescovo di Milano [[Mario Delpini]] per il titolo della sua lettera pastorale ''O mia bèla Madunina. Il coraggio della speranza in tempo di pandemia''.
Nell'aprile 2020 il titolo del brano nonché prima frase del ritornello, notissimo ai milanesi e non solo, è stato scelto dall'arcivescovo di Milano [[Mario Delpini]] per il titolo ''O mia bèla Madunina. Il coraggio della speranza in tempo di pandemia''.


== Cover ==
== Cover ==

Versione delle 11:50, 19 apr 2024

O mia bela Madunina
La statuta della Madonna che sovrasta il duomo di Milano che ha ispirato O mia bela Madunina
ArtistaRenzo Mori
Autore/iGiovanni D'Anzi
GenereFolk
StileCanzone popolare
Esecuzioni notevoliNanni Svampa, Antonella Ruggiero, Alberto Rabagliati, Raffaele Kohler
Data1934
Durata2 min : 43 s

O mia bela Madunina (in origine Madonina o La Madonina) è una canzone composta in parole e musica da Giovanni D'Anzi nel 1934.[1] Fu incisa dal tenore Renzo Mori nel 1936 su un disco a 78 giri insieme a Veggia stazion.[2][3][4]

Il titolo (in italiano "O mia bella Madonnina") fa riferimento alla statua dorata posta in cima al Duomo di Milano nel 1774, uno dei simboli più noti della città. Col tempo la canzone è diventata anch'essa uno dei simboli di Milano.

Storia

Nel 1934 Giovanni D'Anzi, milanese di origine meridionali, lavorava come pianista e cantante al Pavillon dorè, una sala al piano interrato del teatro di varietà Trianon di Milano. La città continuava ad assorbire forza lavoro dalle zone rurali di varie regioni della penisola italiana e, tra queste, dall'Italia meridionale. A D'Anzi capitava spesso di avere tra il proprio pubblico persone di origini meridionali che gli chiedevano di suonare canzoni della tradizione napoletana o del sud Italia. Poco dopo, in una notte d'ottobre, compose questa canzone, e la eseguì a sorpresa Madonina al termine di uno spettacolo con repertorio partenopeo e romano.[5] D'anzi scrisse e compose il brano senza l'aiuto del suo paroliere di fiducia Alfredo Bracchi. Il testo della canzone è scritto in un milanese a tratti un po' approssimativo, con qualche italianismo: per esempio il termine dominet (cioè "domini", voce del verbo "dominare") è inesistente nel dialetto ambrosiano. Il titolo stesso della canzone, per come è maggiormente conosciuta in Italia, non rispetta la grafia corretta in milanese che dovrebbe essere "O mia béla Madônina".[senza fonte]

Nell'aprile del 2020 il titolo del brano nonché prima frase del ritornello, notissimo ai milanesi e non solo, è stato scelto dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini per il titolo del suo volume O mia bèla Madunina. Il coraggio della speranza in tempo di pandemia.[6]

Cover

Note

  1. ^ Chi era Costui - Scheda di Giovanni D'Anzi, su Chi era costui?. URL consultato il 6 marzo 2021.
  2. ^ Veggia stazion ; Madonina / Mori, tenore ; Orch. Olivieri, su internetculturale.it. URL consultato il 17 aprile 2024.
  3. ^ 1936 – Renzo Mori, Veggia stazion/Madonina, 78gg, Disco Grammofono HN 1055
  4. ^ Renzo Mori 'Madunina', su Il Discobolo. URL consultato il 17 aprile 2024.
  5. ^ Andrea Pietrantoni, Milano e i teatri perduti: Trianon-Mediolanum, alle Maschere e Poliziano, su Sipario, 16 maggio 2016. URL consultato il 19/04/2024 (archiviato il 19 aprile 2024).
  6. ^ Giacomo Poretti, In un libro le parole dell’Arcivescovo durante l’emergenza, su Chiesa di Milano, 26 aprile 2020. URL consultato il 19 aprile 2024 (archiviato il 6 dicembre 2023).

Bibliografia

  • Giovanni D'Anzi, Le canzoni milanesi, Milano, Curci, 1961.