Istituto nazionale di metrologia delle radiazioni ionizzanti: differenze tra le versioni

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L''''Istituto nazionale di metrologia delle radiazioni ionizzanti''' ('''INMRI-ENEA''') è il principale istituto italiano di ricerca sulla misurazione delle [[radiazioni ionizzanti]]; specializzato in particolare nelle misure nel campo della [[radioterapia]], della [[radiodiagnostica]] e della radioprotezione.
L''''Istituto nazionale di metrologia delle radiazioni ionizzanti''' ('''INMRI-ENEA''') è il principale istituto di ricerca sulla misurazione delle [[radiazioni ionizzanti]]; specializzato in particolare nelle misure della [[radioterapia]], della [[radiodiagnostica]] e della radioprotezione.


L'istituto fa parte della struttura dell'[[ENEA]], l'agenzia italiana che si occupa di nuove tecnologie per l'energia, tra cui lo sviluppo dell'[[energia nucleare]] e le problematiche che impattano sull'ambiente, sulla sicurezza e sulla salute.
L'istituto fa parte della struttura dell'[[ENEA]], l'agenzia italiana che si occupa di nuove tecnologie per l'energia, tra cui lo sviluppo dell'[[energia nucleare]] e le problematiche che impattano sull'ambiente, sulla sicurezza e sulla salute.


== Storia ==
== ==
L'INMRI eredita il ruolo assegnato all'ENEA dalla Legge 11 agosto 1991 n. 273 sul sistema metrologico nazionale; cioè deve assicurare a livello nazionale la funzione di Istituto metrologico primario tramite la realizzazione dei campioni nazionali e la disseminazione, mediante tarature, delle unità di misura nel settore delle radiazioni ionizzanti. In particolare, l'istituto fornisce i [[campione (metrologia)|campioni primari]] da cui si dipana la [[riferibilità (metrologia)|riferibilità]] dei [[Servizio di taratura in Italia|Centri SIT]] specializzati nella misurazione delle radiazioni ionizzanti.
L'INMRI il ruolo assegnato all'ENEA dalla Legge 11 agosto 1991 n. 273 sul sistema metrologico nazionale a livello nazionale la funzione di metrologico primario tramite la realizzazione dei campioni nazionali e la disseminazione, mediante tarature, delle unità di misura nel settore delle radiazioni ionizzanti. In particolare, l'istituto fornisce i [[campione (metrologia)|campioni primari]] da cui si dipana la [[riferibilità (metrologia)|riferibilità]] dei [[Servizio di taratura in Italia|Centri SIT]] specializzati nella misurazione delle radiazioni ionizzanti.


L'Istituto svolge inoltre le funzioni previste dal d. lgs. 17 marzo 1995, n. 230 e dal [[decreto legislativo|d.lgs.]] 27 maggio 2000, n. 241 in relazione all'obbligo di taratura e ai criteri di approvazione degli strumenti di misura delle radiazioni ionizzanti per l'esercizio della radioprotezione.
inoltre le funzioni previste in relazione all'obbligo di taratura e ai criteri di approvazione degli strumenti di misura delle radiazioni ionizzanti per l'esercizio della radioprotezione.

==Note==
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L'Istituto nazionale di metrologia delle radiazioni ionizzanti (INMRI-ENEA) è il principale istituto di ricerca italiano sulla misurazione delle radiazioni ionizzanti; è specializzato in particolare nelle misure nei campi della radioterapia, della radiodiagnostica e della radioprotezione.

L'istituto fa parte della struttura dell'ENEA, l'agenzia italiana che si occupa di nuove tecnologie per l'energia, tra cui lo sviluppo dell'energia nucleare e le problematiche che impattano sull'ambiente, sulla sicurezza e sulla salute.[1]

L'INMRI ha ereditato il ruolo assegnato all'ENEA dalla Legge 11 agosto 1991 n. 273 sul sistema metrologico nazionale. Assicura cioè a livello nazionale la funzione di istituto metrologico primario tramite la realizzazione dei campioni nazionali e la disseminazione, mediante tarature, delle unità di misura nel settore delle radiazioni ionizzanti. In particolare, l'istituto fornisce i campioni primari da cui si dipana la riferibilità dei Centri SIT specializzati nella misurazione delle radiazioni ionizzanti.[2][1]

Svolge inoltre le funzioni previste dalla legislazione italiana in relazione all'obbligo di taratura e ai criteri di approvazione degli strumenti di misura delle radiazioni ionizzanti per l'esercizio della radioprotezione.[3][4][1]

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