Repubblica Sovietica del Don
La Repubblica Sovietica del Don (in russo: Донская Советская Республика) fu uno Stato bolscevico nell'Oblast' dell'armata del Don nato quando i cosacchi abbandonano il Don e si rifugiano nella Repubblica Popolare del Kuban di fronte all'avanzata bolscevica dopo la rivoluzione d'ottobre. I cosacchi avevano preso il controllo della regione il 10 dicembre 1917 al comando di Aleksej Maksimovič Kaledin.
Repubblica Sovietica del Don | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica Sovietica del Don |
Nome ufficiale | Донская Советская Республика |
Lingue parlate | Russo |
Capitale | Rostov |
Politica | |
Forma di Stato | Repubblica |
Forma di governo | comunismo |
Presidente | Fëdor Podtëlkov |
Organi deliberativi | Congresso dei Soviet dei lavoratori |
Nascita | 23 marzo 1918 |
Fine | 18 maggio 1918 |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Caucaso |
Economia | |
Valuta | Rublo |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Chiesa ortodossa |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero russo |
Succeduto da | Repubblica del Don |
Furono nazionalizzate le imprese, ed il suo presidente fu Fëdor Podtëlkov, Michail Krivošlykov fu presidente della CEC, e V.S. Kovalev ministro. Per la Difesa della Repubblica fu istituito un comitato di emergenza e presieduto dal generale Grigorij Ordžonikidze.
Dopo l'occupazione di Rostov e Novočerkassk il 17 aprile da parte dei cosacchi del generale Pëtr Nikolaevič Krasnov la Repubblica Sovietica del Don virtualmente cessò di esistere, ma il suo governo si spostò prima a Caricyn, quindi a Velikoknjažeskaja ed resistette fino alla fine di giugno. Il 30 settembre 1918 il Soviet Supremo decise di liquidare la Repubblica.
I cosacchi vi fondarono la Repubblica del Don.