I vivi e i morti
I vivi e i morti (House of Usher) è un film del 1960, diretto da Roger Corman.
Nel 2005 il film venne scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[1]
Trama
modificaPhilip Winthrop si reca nella dimora della famiglia Usher per proporsi in matrimonio con Madeline, una ragazza che aveva conosciuto tempo prima a Boston.
Il fratello della donna, Roderick, vuole ostacolare il giovane, raccontandogli di come la famiglia sia condannata da una genìa maledetta che ha portato tutti i suoi antenati alla follia. Malgrado ciò, Philip non si arrende e propone a Madeline di scappare.
La futura sposa, nel corso di un litigio, muore improvvisamente. Mentre Philip, Roderick e il maggiordomo Bristol sono di fronte alla bara prima dell'interramento, Madeline dà segni di vita, muovendo le dita della mano. Suo fratello se ne accorge, chiude immediatamente la bara e fa allontanare tutti dalla tomba.
La mattina seguente Philip, prima di lasciare la casa, parla col maggiordomo. Quest'ultimo riferisce al giovane che la sua ex-amante soffriva di catalessi.
Philip, dopo aver parlato con Roderick, si reca nuovamente nei sotterranei e scoperchia la bara di Madeline, trovandola vuota. A quel punto inizia per lui una ricerca affannosa attraverso luoghi e passaggi segreti del castello.
Produzione
modificaTratto dal racconto La caduta della casa degli Usher, è il primo film gotico di Roger Corman. Costituisce, inoltre, l'inizio di una lunga collaborazione tra il regista americano e Vincent Price.
Il budget di realizzazione è stato stimato intorno ai 200 000 dollari.[2]
Distribuzione
modificaUscito nelle sale americane il 18 giugno del 1960, il lungometraggio venne esportato all'estero lo stesso anno.
Originariamente, per i temi presenti, la pellicola fu vietata ai minori di 16 anni.
È stato edito, in seguito, in formato home video.
Accoglienza
modificaMorando Morandini, all'interno del suo omonimo dizionario, recensisce positivamente la pellicola. Il critico sottolinea l'ottima qualità figurativa e loda la superba interpretazione di Price.[3]
La rivista FilmTv considera il film come capostipite dello stile di Corman.[4]
Riconoscimenti
modificaNote
modifica- ^ (EN) Librarian of Congress Adds 25 Films to National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 20 dicembre 2005. URL consultato il 7 gennaio 2012.
- ^ I vivi e i morti, su longtake.it.
- ^ I vivi e i morti, su mymovies.it.
- ^ I vivi e i morti, su filmtv.it.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su I vivi e i morti
Collegamenti esterni
modifica- (EN) I vivi e i morti, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) I vivi e i morti, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) I vivi e i morti, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) I vivi e i morti, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) I vivi e i morti, su FilmAffinity.
- (EN) I vivi e i morti, su Box Office Mojo, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3962155566460813380004 · LCCN (EN) no2019049875 |
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